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Erosione: Lattuca interroga il Ministro

By 18 Febbraio 2015 No Comments

L’ondata di maltempo che ha investito l’Emilia Romagna nei giorni scorsi ha provocato seri danni all’ambiente, con eventi atmosferici e forti mareggiate che hanno colpito in particolare i Comuni costieri della Regione con un forte impatto sull’arenile.

L'onorevole Enzo Lattuca

L’onorevole Enzo Lattuca

“Ogni anno nel nostro Paese si perdono 75mila metri quadrati di spiagge e in particolare è in pericolo soprattutto il versante Adriatico: nella sola Emilia Romagna è a rischio il 24% delle spiagge – spieha l’onorevole del Pd Enzo Lattuca – Secondo l’Ispra il 35,8% del territorio nazionale compreso nella fascia dei 300 metri dalla riva risulta urbanizzato, per un valore complessivo di 731 kmq su 670 Comuni e l’erosione dei litorali interessa quasi la metà del Paese: su circa 8.300 chilometri di fascia costiera il 42%, cioè poco meno della metà, è soggetto a fenomeni di erosione e 2400 km di costa italiana mostrano gli effetti di una significativa erosione”.

“Vista la forte vocazione turistica del nostro litorale e considerato l’indotto, l’erosione della nostra costa comporta anche forti ricadute economiche – afferma l’onorevole Enzo Lattuca – Durante il semestre di presidenza italiana dell’UE si è dato vita alla Carta di Livorno, un documento di indirizzo per una strategia del mare in grado di coniugare tutela ambientale e crescita economica e inoltre nel mese di gennaio il Ministero stesso ha incontrato le Regioni Costiere e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) condividendo la necessità di sviluppare contro il fenomeno dell’erosione costiera interventi mirati ed eco-sostenibili, evitando inutili soluzioni tampone e di carattere sporadico”.

“Visto il lavoro già messo in campo nei mesi scorsi – insieme all’onorevole Tiziano Arlotti – abbiamo chiesto al Ministro dell’ambiente quali iniziative abbia avviato per contrastare l’erosione delle coste; a che punto sia l’istituzione del Tavolo nazionale per coadiuvare a livello nazionale gli interventi locali per contrastare il fenomeno dell’erosione delle nostre coste, se sia stata avviata una ricognizione mirata sulla situazione delle coste italiane, dei progetti in corso, delle norme e delle conoscenze tecniche e scientifiche esistenti; se non ritenga opportuno valutare una proposta comune per accedere ai fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione europea e mettere in campo interventi eco-sostenibili prolungati e specifici”.

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