Le scaramucce tra il Comune di Cesenatico e Oasi Costiera, che fino allo scorso anno metteva in atto il piano del contenimento del gabbiano reale, finiscono con un divorzio. A mettere la parola fine a questo rapporto di collaborazione, che costava al Comune 5mila euro all’anno, sono le dichiarazioni dell’assessore Pier Luigi Donini.
Le diatribe sono iniziate dopo la sospensione del piano di contenimento in programma per questa primavera, che secondo Oasi Costiera non è stato attuato per un ritardo dell’amministrazione, secondo il Comune invece è tutta colpa di Oasi Costiera. “I 5mila euro chiesti per questi interventi contengono 2.500 euro di copertura assicurativa e 2.500 di laccatura delle uova – spiega l’assessore Donini – Se consideriamo che un intervento costa 62 euro, significa che il piano prevedeva 40 interventi. Una goccia nel mare, se si considerano i 400 nidi di gabbiano presenti in città. Quest’anno le richieste dovevano pervenire all’Urp, quindi Oasi Costiera interveniva solo per i cittadini richiedenti. Finita la collaborazione con Oasi Costiera, al momento stiamo individuando altre associazioni che il prossimo anno potranno collaborare con l’amministrazione”.
Sulla questione interviene il capogruppo Pd, Matteo Gozzoli, che nei giorni scorsi ha presentato anche un’interpellanza sulla questione. “A noi risulta che il costo per l’assicurazione non sia stimato in 2.500 euro, infatti per questa cifra nel 2014 si investì in una ricerca scientifica su alcune patologie collegate al gabbiano reale – spiega Gozzoli – Ciò che mi preme sottolineare è l’inadeguatezza di questi amministratori che prima predispongono la delibera fuori tempo massimo (ricordo che la delibera di affidamento dell’incarico è del 21 aprile poi corretta e ripubblicata nel mese di maggio), poi una volta scoppiata la polemica, scaricano sull’associazione, a cui loro stessi avevano affidato l’incarico, le colpe. La domanda a questo punto è: se l’amministrazione riteneva che il piano dell’associazione Oasi Costiera fosse inadeguato, per quale motivo ha perso tempo prezioso affidando loro l’incarico nel 2015? Infine vorrei ricordare che, vista la tardiva deliberazione del Comune, già in data 14 maggio l’associazione Oasi Costiera aveva rimesso il proprio incarico in quanto ormai i tempi per gli interventi di laccatura delle uova erano scaduti. Al posto delle uova sui nostri tetti era già pieno di piccoli pulli. Questa volta il cacciatore mi sa proprio che ha sbagliato il tiro!”.