“Introdurre la tassa di soggiorno a Cesenatico è un’assurdità. L’idea lanciata dal Partito Repubblicano, che si presenterà alle prossime elezioni in coalizione con il Partito Democratico, porterebbe alla deriva il sistema turistico e ricettivo già in forte sofferenza della nostra città. Facile fare cassa introducendo nuove tasse, ma non è questo che significa amministrare in maniera lungimirante, facendo economicità e guardando al futuro”.
Così il consigliere del Movimento 5 Stelle sulla proposta avanzata dal Pri e non esclusa dal consigliere di maggioranza Fabio Bandieri: “La tassa di soggiorno è stata inizialmente introdotta in quelle città con caratteristiche artistiche e storiche, che di certo non risentono la concorrenza. Successivamente è stata utilizzata anche da realtà balneari per fare cassa e chiudere i buchi di bilancio causati da Amministrazioni inefficienti. Tuttavia, l’introduzione di questa tassa ha dimostrato di non portare i benefici economici stimati. La vera sfida non è far cassa, ma riformare tutto l’assetto amministrativo della città con l’obiettivo di abbassare le tasse. La nostra proposta, più volte presentata in consiglio comunale è di abbassare del 20% l’aliquota Imu per le attività produttive, in particolare per la categoria C (piccoli esercizi commerciali, botteghe, negozi). Questo significa aiutare le attività, altro che introdurre nuove tasse!”.