“L’ammontare della manovra necessaria per il riequilibrio è tale per cui ogni singola spesa, nessuna esclusa, non potendo agire sul fronte entrate, dovrà essere attentamente esaminata e sostenuta solo se dalla sua eliminazione o sospensione possa derivare un danno grave e irreparabile all’Ente”. Questa la verifica dello stato dei conti del Comune di Cesenatico, notificata nei giorni scorsi agli uffici comunali dai Revisori dei Conti.
In sintesi “tutte le spese sono congelate e sono possibili solo quelle che se non approvate possano creare un grave danno al Comune – spiega il sindaco Gozzoli – La situazione è disastrosa e mai il Comune di Cesenatico ha dovuto affrontare una situazione di questo genere”.
La Giunta entro il 31 luglio dovrà sottoporre al consiglio comunale un assestamento di bilancio 2016 e la salvaguardia degli equilibri, partendo dal presupposto che – conti alla mano – c’è uno squilibrio di 4 milioni di euro. A pesare come un macigno sui conti del Comune ci sono i 5,8 milioni di euro provenienti dall’Ici e Imu delle piattaforme Eni, proventi la cui esigibilità è ancora oggetto di discussione e la cui riscossione non arriverà entro il 31 luglio. Così escludendo la quota di 1,8 milioni inseriti a bilancio come fondo di svalutazione, mancavano 4 milioni per rimettere in pareggio i conti.
“Alla luce del parere dei Revisori dei Conti abbiamo dovuto mettere in campo una manovra da 4 milioni per pareggiare i conti e rispettare l’importante scadenza di legge del 31 luglio – spiega il sindaco Gozzoli – Per rimettere i conti in salvaguardia è stato necessario aumentare il fondo di svalutazione crediti all’85% dei 5,8 milioni di euro. Quindi a 1,8 milione già inseriti dalla precedente Giunta, abbiamo aggiunto 3 milioni 121mila euro”.
Dove sono stati recuperati questi 3 milioni 121mila euro.
- taglio sulla spesa corrente di oltre 600mila euro che ha toccato i capitoli del personale, della Cesenatico Servizi, della spesa corrente collegata al turismo, allo sport e alla cultura e dell’acquisto di beni e servizi. Congelate quindi nuove assunzioni come il segretario particolare del sindaco e il dirigente all’urbanistica. Inoltre è stato tagliato del 95% l’indennizzo mensile del presidente del consiglio comunale Roberto Casali.
- il resto della quota mancante è stato coperto con 500mila euro da maggiori entrate Imu e Ici
- 1 milione di euro di oneri di urbanizzazione utilizzati per coprire la parte corrente
- frazionamento in 3 anni del disavanzo accumulato nel 2015 e non coperto dalla precedente amministrazione pari a 1,5 milioni
- 383mila euro da ricavi patrimoniali (azioni Hera) sono stati utilizzati per coprire due quote del disavanzo prodotto a seguito del riaccertamento straordinario da 5.750.000 euro
- bloccati due mutui da 400mila euro, previsti dall’ex Giunta Buda. Uno sul potenziamento dell’illuminazione pubblica e uno sugli adeguamenti scolastici.
“Per il 2016 l’ammontare complessivo della manovra è di circa 4 milioni di euro e non basterà a risanare i conti perché nel 2017 e nel 2018 permangono difficoltà in quanto saranno da coprire per ogni anno 1,7 milioni di disavanzo prodotto dalla sommatoria della quota Ici/Imu sulle piattaforme piattaforme (1.000.000 euro) dalla ripartizione del disavanzo 2015 (500.000 euro) e dai 191mila euro del riaccertamento straordinario”, spiega l’assessore al bilancio Roberto Amaducci.
Ma altre due grane sono alla porta. Tra le numerose difficoltà la ciliegina sulla torta è rappresentata da un aumento consistente che subirà la Tari, in conseguenza del fatto che nelle tre annualità precedenti non è stato previsto un adeguato fondo rischi per insoluti che ha prodotto nel triennio un ulteriore ammanco pari a circa 2 milioni di euro che sarà coperto da un aumento della tariffa.
Ma non è finita qua: “Il Collegio dei revisori riferisce che sull’anticipazione di cassa occorre garantire il rientro progressivo ormai sintomo ‘di uno squilibrio costante e strutturale molto grave ed importante – continua il sindaco Gozzoli – Ad oggi il Comune ha un utilizzo medio dell’anticipazione pari a 7 milioni di euro. Questo significa che nei prossimi anni oltre al taglio della spesa corrente sarà necessario prevedere un riequilibrio della cassa ormai in sofferenza da troppo tempo. Si conti infatti che nel 2013 l’anticipazione era inferiore al milione di euro, nel 2014 superava già i 3 milioni e nel 2015 superava i 6 milioni di euro. A giugno 2016 siamo già a quota 7 milioni”.
Gli investimenti urgenti. Sul piano degli investimenti è stata messa al centro la scuola con due interventi previsti per la messa in sicurezza della scuola media Arfelli (200mila euro) e della scuola Saffi (485mila euro compresivi di un contributo del Ministero risalente al 2013 che la Giunta Gozzoli sta cercando di non perdere). Infine sono comprese risorse per due interventi di verifica della vulnerabilità in due scuole, da individuare dopo la consegna dei risultati sulle verifiche sismiche commissionate dalla ex Giunta Buda (30mila euro). Sono confermate le risorse per la sistemazione dell’impianto di condizionamento del Museo della Marineria.
“Si tratta di investimenti che partiranno subito. Queste sono le spese necessarie per garantire la sicurezza dei nostri studenti – spiega il sindaco Gozzoli – Con la sistemazione della ex scuola Saffi, gli alunni che da alcuni anni sono stati trasferiti nella colonia Erminia potranno ritornare nella struttura in via Saffi. Vista infatti la situazione del bilancio è impensabile il progetto il nuovo polo scolastico in viale Torino”.