Giovanni Pascoli diceva che la piadina è «il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli». È conosciuta e imitata in tutto il mondo, ma solo queste 4 caratteristiche la rendono davvero unica. E a dispensare i consigli da appuntarsi nel ricettario è l’unica piadineria di Cesenatico ad essere certificata nel Consorzio Piadina Romagnola IGP.
È la Piadineria dalla Titti in via Mazzini 14 a Cesenatico che annovera anche il marchio di Indicazione geografica protetta – Certificato da organismo di controllo autorizzato dal Ministero. Dietro al bancone Marco, l’alfiere baffuto del nettare e ai fornelli – o meglio alla teglia – l’ambasciatrice romagnola del mattatello, Titti.
Ma ecco le quattro regole da seguire per preparare la vera piadina romagnola.
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- La prima regola? Passione, amore e sacrificio «per un lavoro che deve mantenere e dare valore alla tradizione romagnola», spiega il titolare della Piadineria dalla Titti.
- Fondamentale poi avere a disposizione prodotti di qualità e del territorio. In primis
una buona farina romagnola. «Una volta la piadina si realizzava con lo strutto. Oggi è molto difficile trovarlo di ottima qualità, per questo noi utilizziamo olio extravergine di oliva romagnolo realizzato con olive del territorio». Poi si aggiunge il sale dolce di Cervia e il lievito. E la ricetta è servita!
- Ad ogni territorio la sua eccellenza. «E’ importante cercare prodotti italiani e
nostrani. La farina arriva dal mulino ad acqua che macina a pietra della Valmarecchia e Montefeltro; lo speck ha i profumi della Val Rendena, lo squacquerone è targato Savignano sul Rubicone, il parmigiano reggiano non può non arrivare da Reggio Emilia, le alici provengono dal mare di Cesenatico, il prosciutto crudo da Felino e i capperi da Lipari».
- Un’altra regola importante da seguire è la cottura sulla teglia di ferro che deve raggiungere 230-245°, «particolari» che determinano il colore e la consistenza. «In commercio esistono anche teglie in multistrato, ma il risultato non è lo stesso che dà il ferro. Una volta infatti la piadina si cucinava sulla legna, con il ferro si cerca di ricreare la stessa temperatura e un risultato molto simile».
Tutto questo e molto altro ancora è la Piadineria dalla Titti a Cesenatico in via Mazzini 14, telefono 0547 80461.
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