Un “delirio” iniziato nel 2017 e che ha visto la chiusura del primo capitolo oggi (venerdì 14 febbraio) in tribunale a Forlì davanti al giudice delle indagini preliminari.
Vittima una ragazza di appena 20 anni di Cesenatico che dal 2017 – secondo le denunce presentate alla Polizia di Cesena e ai carabinieri di Cesenatico – viene perseguitata e molestata dal suo ormai ex professore. Baci, anelli infilati nelle tasche del giubbotto e battute ammiccanti. Tutto nasce quando la ragazza frequenta una scuola superiore di Cesena. All’epoca dei fatti aveva 18 anni. Di lei si invaghisce il suo professore e da quel momento iniziano i regali, le battute, fino a un bacio davanti agli altri professori, che a loro volta presentano denuncia.

Da subito la ragazza informa la madre e il preside della scuola di questa situazione che la infastidisce e le crea disagio. Decide poi di presentare la prima denuncia al Commissariato di Cesena. Ma le battute continuano fino a quando la ragazza si trova alla fermata del bus a Cesenatico, l’ex professore, un 55enne di Cesenatico, passa in auto, fa inversione e inopportuna la ragazza che scoppia in un pianto disperato. Ma è un altro episodio quello decisivo: la 20enne incontra il prof in un supermercato di Cesenatico e lui tenta di buttarsi tra le braccia della ragazza.
A questo punto la madre, insieme alla figlia, decidono di presentare un’altra denuncia ai carabinieri di Cesenatico che attivano il codice rosso. Due giorni dopo (siamo a dicembre 2019) la ragazza viene sentita dal giudice del tribunale di Forlì che fissa la prima udienza, nella quale il prof viene giudicato in grado di intendere e volere. Oggi (venerdì 14 febbraio) la seconda udienza.
Una prima vittoria per la ragazza. Il suo ex professore verrà processato e in attesa di fissare la data della prima udienza, il giudice delle indagini preliminari ha disposto per il 55enne 2 anni di libertà vigilata, l’espulsione dai luoghi pubblici con la presenza di minori e la prescrizione di una cura in seguito alla diagnosi di una sindrome delirante dell’uomo, che è ritenuto con “pericolosità sociale psichiatrica di grado attenuato”.