Sindaco Gozzoli, chiariamo subito il quesito del giorno: la nuova ordinanza di Bonaccini ha chiuso le spiagge?

“L’invito, che rinnovo a tutta la cittadinanza, è quello di restare a casa e di spostarsi unicamente per le ragioni di necessità indicate nel decreto #IoRestoaCasa dell’11 marzo. L’ordinanza di Bonaccini, però, non ha chiuso le spiagge, ma solo gli stabilimenti balneari e le loro zone di pertinenza. Sul piano strettamente normativo, dunque, sull’arenile è sempre consentito praticare attività sportiva all’aria aperta”.

Qual è la situazione contagi oggi a Cesenatico?

“Al di là delle fake-news dei social, dove i contagiati spuntano come funghi, a Cesenatico siamo sempre fermi ad un solo caso. Per altro, si tratta di una persona che non presenta sintomi particolari e che, dunque, sta trascorrendo la convalescenza nella sua abitazione. Il dato provinciale, invece, è meno incoraggiante perché oggi abbiamo toccato quota 100 contagi”.

Si parla tanto anche di sanificazione delle strade. Perché a Cesenatico non si fanno lavaggi?

“Perché secondo le autorità sanitarie, e non secondo il sindaco, quei lavaggi sono assolutamente inutili, ovvero non garantiscono alcun contrasto preventivo contro la diffusione del Covid-19. Se, in futuro, avremo delle evidenze scientifiche diverse, ovviamente faremo quello che c’è da fare”.

Dopo i sopralluoghi di questo weekend, come valuta in generale il senso di responsabilità dei cesenaticensi verso le norme del decreto?

“Direi che la città sta rispondendo molto bene. Anche il sopralluogo che ho fatto oggi dimostra che la gente, dopo una prima fase di smarrimento, ha ormai capito che questa battaglia si vince solo limitando i contatti sociali. Se confrontiamo le foto di oggi con quelle di domenica scorsa, devo ammettere che i progressi sono stati eclatanti”.

In altre regioni i sindaci hanno chiuso i parchi, nei comuni della nostra provincia invece si stanno facendo scelte diverse. Come mai?

“Per quanto riguarda Cesenatico, i nostri due parchi e la stessa spiaggia sono aree molto ampie, dunque ideali per disperdere le persone e scongiurare qualsiasi rischio di assembramento. Chiuderli vorrebbe dire concentrare le persone in zone più ristrette della città e dunque ottenere l’effetto esattamente contrario”.

Dove vede invece ancora un po’ di superficialità?

“Direi tra i giovani che, in più occasioni, ho visto passeggiare a piedi, in bici o con lo skate senza curarsi troppo della distanza di sicurezza. Ogni qual volta ci imbattiamo in situazioni del genere interveniamo con severità, ma è chiaro che, in questo caso, una grossa mano ce la possono dare le famiglie. A tal proposito rivolgo un appello ai genitori affinché facciano capire ai loro figli i rischi potenziali di comportamenti così leggeri. Un altro problema è quello di alcuni anziani che, per abitudine, stazionano da anni sulle panchine del porto. Anche con loro stiamo facendo un lavoro di costante informazione per cercare di convincerli a rimanere a casa”.

In quali condizioni si trova attualmente l’ospedale di Cesenatico?

“Non essendoci un reparto di malattie infettive né di rianimazione è chiaro che il Marconi non è in prima linea nel contrasto del Covid-19. Sul piano delle misure preventive, però, sono state sospese in via cautelare tutte le prestazioni del reparto di riabilitazione e, nel frattempo, è allo studio una nuova collocazione degli ingressi del primo intervento per evitare che una persona che presenta sintomi febbrili venga in contatto con altri pazienti”.

Oggi il governo licenzierà il decreto con gli aiuti economici ai lavoratori. Sul piano delle tasse locali pensa di poter intervenire in qualche modo?

“Intanto, stiamo lavorando quotidianamente sulle rette delle scuole, mettendo a punto un nuovo dispositivo che, di fatto, dovrebbe garantire alle famiglie l’esenzione totale dal pagamento dei servizi non usufruiti. Per tutte le altre imposte, invece, dipenderà dai contenuti del maxi-decreto. Se, ad esempio, il governo sospenderà la Tari, è chiaro che, come ente pubblico, dovremo rivedere le nostre risorse perché, in quel caso, saremo costretti ad anticiparla noi. Lo stesso discorso vale per l’Imu sulla quale bisognerà prima valutare gli interventi del Governo. Per quanto riguarda la tassa sul suolo pubblico, infine, che partiva dal 1° marzo, valuteremo il da farsi quando il quadro generale sarà più chiaro”.

Sindaco, oltre che con il virus, in questi giorni lei deve lottare con tanta disinformazione…

“In effetti, le notizie false diffuse via social generano confusione e disorientamento, come nel caso dei quattro presunti nuovi contagiati che hanno solo allarmato la popolazione. Il mio invito è quello di consultare sempre i canali ufficiali e, nel dubbio, di astenersi dal diffondere notizie di dubbia provenienza. Vi assicuro che, nel caso avessimo nuovi contagi, informeremo immediatamente la popolazione perché, al di là della privacy, esiste anche un dovere di interesse pubblico al quale, come amministratori, non possiamo sottrarci”.

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