Il sindaco incrocia le dita: “Un solo caso di contagio da Covid-19 a Cesenatico. Speriamo sia il primo e l’ultimo”.
Se i numeri contano qualcosa – e non c’è dubbio che, in questa fase ansiogena di statistiche e proiezioni, contino eccome – l’ordinanza del “tutti a casa” nella nostra città sta ottenendo i risultati sperati. Non è un fatto scontato visto che, tra Rimini, Ravenna e Cesena, siamo circondati da pandemie di ben altre proporzioni.
Per altro, il “paziente zero” di Cesenatico sta trascorrendo la sua convalescenza a casa, senza dunque una rilevante sintomatologia. C’era un po’ di apprensione per la moglie, impiegata in uno studio professionale di Cesena, ma alla fine è risultata negativa al tampone e dunque, in questo caso, la filiera del contagio è stata subito interrotta.
Dunque, malgrado le continue proteste sui social (“troppa gente in giro”), i fatti – per ora – dimostrano che i cesenaticensi si stanno attenendo con scrupolo alle indicazioni dell’ordinanza. Del resto, qui da noi più che altrove, c’è una stagione turistica da salvare e, anche se la salute resta sempre al primo posto, l’incubo di non aprire alberghi ed ombrelloni deve aver convinto anche i menefreghisti più incalliti a comportarsi nel modo più responsabile.