Si erano trasferiti per qualche mese a Cesena, nel momento più critico dal 1958 ad oggi, con la speranza di poter allargare la loro clientela.
E invece, anche se gli affari vanno piuttosto bene, almeno per il momento, non hanno trovato l’accoglienza ospitale che si aspettavano. Nella giornata di ieri, infatti, sono finiti, loro malgrado, al centro di una ruvida polemica politica dopo che le auto dei loro corrieri sono state tutte multate dalla Polizia Municipale.
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Al centro di questa brutta vicenda il rinomato ristorante La Teresina che, come noto, negli ultimi mesi, pur mantenendo la storica residenza sulla spiaggia di Cesenatico, ha trasferito una sua “dependance” al teatro Verdi di Cesena. E proprio davanti alla storica struttura, ieri mattina, i vigili hanno colpito duro staccando diversi verbali e facendo andare su tutte le furie il consigliere d’opposizione Andrea Rossi che ha preso carta e penna e denunciato l’episodio catalogandolo come “una clamorosa mancanza di buon senso”.
“Faccio tre considerazioni – si legge nella sua lettera di protesta -. Primo, in questi giorni di apocalisse economica, le attività cercano faticosamente di re-inventarsi, studiando nuovi servizi e nuove formule di commercio. Non è purtroppo un desiderio di innovazione, ma l’unica strada per provare a sopravvivere. Secondo: per cercare di mantenere un minimo di sostenibilità economica in un contesto complicatissimo si studiano sinergie fra territori e si cercano nuove opportunità. Esattamente come ha fatto il ristorante Teresina con il Teatro Verdi che, da Cesenatico, è venuto a Cesena sperando di trovare una clientela più ampia. Terzo: con questi disperati tentativi si cerca anche di dare lavoro, offrendo delle opportunità occupazionali a chi, diversamente, starebbe a casa ad aspettare il bonus-spesa”.
Poi l’attacco frontale: “In un contesto del genere, in cui si parla di ‘economia di guerra’, la nostra amministrazione cosa fa? Manda per strada i suoi esattori a fare cassa, multando auto che, su una strada pressoché deserta, sostavano solo da pochi minuti in attesa di essere caricate di vassoi. In pratica, chi cerca di far girare un po’ l’economia, anziché ricevere il plauso della collettività e l’appoggio delle istituzioni, viene sanzionato seduta stante per un cavillo, ripeto corretto tecnicamente, ma pur sempre cavillo”.
Rossi parla di “atteggiamento irresponsabile” che “non tiene conto del contesto” e che dimostra “per l’ennesima volta, come certa politica sia lontana anni luce dalle reali esigenze della gente e da chi, in un quadro di depressione economica, tenta comunque di fare impresa. Mi spiace dirlo ma, se questo è il vento della ricostruzione – conclude il civico – al di là dei proclami, temo fortemente che non andrà tutto bene”.
Ma che dire, certamente il momento e difficile per tutti, sia per cittadini sia per le aziende e il tessuto economico.
Non voglio entrare in polemiche sul fatto di questa situazione che si è creata tra macchine degli operatori, che da come ho capito dovevano caricare del materiale di ristorazione e i vigili.. che hanno trovato delle irregolarità sul modo in cui i proprietari delle macchine hanno parcheggiato, vicino al Teatro Verdi.