Un mesetto fa, mentre tutta Cesenatico era già in quarantena, il Comune non ha piantato un traliccio per il 5G ma, con un plotone di implacabili cacciatori, ha sterminato circa un centinaio di nutrie nel parco di Levante. Un genocidio crudele ma necessario perché gli esemplari stavano aumentando a ritmo esponenziale, minacciando gravemente l’eco-sistema vegetativo.
Quello dell’invadenza delle nutrie, del resto, è un problema noto nel parco di Levante, dove questi roditori proliferano indisturbati nella più totale promiscuità, scorrazzando assieme a gatti, pollame assortito e persino conigli.
In queste settimane di pandemia, però, malgrado l’ultimo intervento di contenimento della specie, la situazione sembra tornata al livello di guardia perché tanti esemplari sono usciti dal recinto del parco ed hanno cominciato ad invadere gli stabili diroccati di viale dei Mille, quelli che, di solito, ospitano le colonie feline (che presto potrebbero entrare nella loro catena alimentare).
Anche se nell’area la presenza dell’uomo si è quasi azzerata, in tanti in questi giorni hanno visto, in più di un’occasione, le nutrie attraversare la strada e spingersi quasi sul viale Carducci. Sui social, infatti, sono sempre di più le foto che immortalano questi “topi di palude” in prossimità del lungomare e, poiché siamo in quarantena, è probabile che il fenomeno sia molto più esteso di quanto si pensi.
Sarà un’estate strana, lo sappiamo, ma il bagno con le nutrie non l’avevamo considerato.
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