Dopo una settimana in zona arancione scuro, da domani (lunedì 8 marzo) fino a domenica 21 marzo (se tutto andrà bene!), Cesenatico – come tutta la Romagna – si risveglia in zona rossa, secondo quanto stabilito dall’ordinanza regionale firmata il 6 marzo dal presidente Bonaccini. Ecco le regole.
+++ ZONA ROSSA: le FAQ del Governo +++
Scuola.
Tutte le scuole di ogni ordine e grado (anche i nidi e le scuole dell’infanzia) sono chiuse. La didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari e l’Università. La scuola rimane aperta per i bambini disabili certificati, gli alunni BES (bisogni educativi speciali) e DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e quando è necessario l’uso di laboratori. La Regione Emilia Romagna ha inviato una lettera di chiarimento al Governo riguardo la possibilità di frequenza anche per i figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche ai figli del personale impiegato in servizi pubblici essenziali, come le forze dell’ordine e della scuola.
Attività commerciali.
In zona rossa “sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali. Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Sono chiusi i mercati, salvo per le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie, i negozi di articoli per la prima infanzia.
Ristorazione e bar.
In zona rossa “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.
Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.
Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti.
Eventi culturali e mostre.
Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi.
Spostamenti.
In zona rossa “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
Nelle FAQ del Governo si legge che è consentito andare da parenti o amici, dalle 5 alle 22, e strettamente per motivi di lavoro, necessità o salute.
Attività motoria e attività sportiva.
In zona rossa “tutte le attività previste, anche se svolte nei centri sportivi all’aperto, sono sospese. Sono altresì sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.
Uffici pubblici.
Le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale). Nei casi in cui il servizio non possa essere reso con le predette modalità, gli accessi nei suddetti uffici devono essere scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti, e deve essere assicurata la frequente aerazione dei locali.
Attività produttive, professionali e servizi.
Rimangono aperte lavanderie e tintorie, mentre è sospesa l’attività di parrucchieri, barbieri, tatuatori, centri estetici e simili.
