Momento di stallo nel M5S di Cesenatico. La causa dell’impasse non dipende da problemi della base quanto dal vertice. È uno degli argomenti di punta del momento, la diatriba tra Grillo e Conte; una disputa che riscrive un detto popolare. Tra i due litiganti, il terzo (il M5S) ci rimette. Senza una guida, un programma condiviso e un “capopopolo” ogni discorso può attecchire come un seme lanciato sull’asfalto.
Un’incertezza che pesa ovviamente sulla base e tanto più in quei comuni in cui ci si avvicina a elezioni come Cesenatico. E se ancora nell’aria c’è più il profumo della crema solare che di campagna elettorale, è anche vero che c’è chi ha già iniziato il tour.
Esponenti del M5S di Cesenatico preferiscono non rilasciare dichiarazioni. Giuliano Fattori, il consigliere stellato, ha preferito non lasciare completamente a secco chi ha arsura di notizia. “In merito a quello che succederà a Cesenatico posso dire che ci concentreremo sui contenuti”.
E Alberto Papperini? Quando si candidò il M5S stava cavalcando l’onda lunga del consenso popolare che li avrebbe portati nel giro di qualche anno in Parlamento. Oggi il M5S sta vivendo la sua più profonda crisi al vertice.
“In questo momento penso al lavoro e alla famiglia – ha detto – per ora ho messo in secondo piano la politica e non mi permetto di commentare la situazione attuale del movimento”. Una frase che lascia immaginare la figura di chi ha tirato i remi in… pattino.