Insulti, minacce di morte e sputi fanno da cornice a un ragazzo scalzo che vibra in aria una katana e a un altro che mette in mostra i genitali a una donna scortata dalla polizia locale per fare il suo mestiere. Se non fosse vero sembrerebbe di stare sul set di Shining. Invece siamo nelle colonie di ponente.
Scenario della commedia tragicomica è quell’appezzamento di verde preso d’assalto in estate dai camperisti a ponente in via Pian del Carpine. Zona in cui ci sono due coppie di ragazzi con tre cani al seguito. Tutti italiani e sulla trentina.
Da uno screzio originato da un “malinteso” si è finiti a scene descritte da uno dei presenti che hanno dell’incredibile.
“Non posso più adempiere al mio ruolo di volontaria – ha commentato una cittadina – oggi (sabato, ndr) mi sono dovuta far scortare dagli agenti per entrare nella colonie per accudire i gatti”.

A parlare è una delle volontarie che si occupano di curare le colonie feline in città; uno dei luoghi in cui presta servizio è la colonia all’angolo di via Pian del Carpine che costeggia l’area in cui sono le roulotte.
“Sono stata vittima di epiteti per un malinteso – ha detto la ragazza – così venerdì ho provato a chiarire, ma non c’è stato modo. Appena ho bussato alla roulotte uno ha iniziato a urlare e a minacciarmi, poi è uscito con un pezzo di ferro in mano. Chi mi accompagnava lo ha respinto, ma subito dopo è ritornato alla carica brandendo una katana e urlando che ci avrebbe ammazzato, che ci avrebbe tagliato la gola, dato fuoco all’auto e insulti sessisti a seguire. Per fortuna sono intervenuti gli agenti di polizia locale e i carabinieri”.
Ma non finisce qui. “Ha aggiunto che avrebbe messo il cianuro nell’acqua e avvelenato i gatti. Oggi (sabato, ndr) sono andata a controllare, ma avevo paura e gli agenti della locale mi hanno scortata. Dentro alla colonia felina avevano messo tutto a soqquadro, ho visto solo due gatti e erano spaventatissimi, non ho potuto verificare se ad altri fosse stato fatto del male. E nonostante la presenza dei vigili hanno cercato ugualmente di aggredirmi. Uno si è anche tirato fuori gli attributi rivolgendomi frasi oscene”.
Al momento la volontaria ha scelto di sospendere il suo servizio a contributo della collettività. Presenterà denuncia ai carabinieri.
“A Cesenatico – conclude la volontaria – è intollerabile che accadano episodi di questo tipo e che queste persone possano vivere indisturbatamente in mezzo al nostro abitato mettendo in pericolo la quotidianità di gente normale che vive onestamente senza che l’amministrazione se ne preoccupi”.