Sono 284 gli alberghi in vendita nel riminese. Per l’esattezza 159 a Rimini, 80 a Riccione, 16 a Bellaria Igea Marina, 12 a Cattolica e 13 a Misano. Un numero mai così elevato (il 15 per cento degli oltre 2.100 hotel della provincia) anche se la ragione di questa nuova tendenza è ormai chiara.
Si tratta perlopiù di strutture da rinnovare e che dunque necessitano di costosissimi lavori di riqualificazione. Ed è per questa ragione che i prezzi medi hanno toccato livelli mai così bassi.
A far “mollare” molti albergatori anche la mancanza di personale, gli affitti troppo alti e le incertezze legate alla pandemia che, soprattutto nelle ultime due stagioni, hanno corroso incassi e marginalità.
Il fenomeno, particolarmente marcato nell’area riminese, non risparmia altri comuni della riviera. A Cervia, ad esempio, sono ben 27 gli alberghi sul mercato e a Cesenatico addirittura 33. Un numero alto ma, come detto, anche se le tariffe medie si stanno gradualmente abbassando, non si può parlare di “crisi del settore alberghiero” perché chi ha investito nella struttura, mettendola a norma e rinnovandola, oggi si ritrova un’azienda che in quattro mesi garantisce ancora guadagni molto sostanziosi.