L’assenza di pioggia sta mettendo a dura prova l’Italia. E anche l’Emilia Romagna. Tanto che la Regione dichiara lo stato di crisi regionale per gli effetti della siccità prolungata: è la decisione che è stata presa nella cabina di regia per l’emergenza idrica che si occuperà, da questo momento in poi, di monitorare passo passo l’evolvere della situazione.
Il passo successivo sarà la richiesta dello stato di emergenza nazionale per assistere la popolazione e gli interventi urgenti.
La situazione è molto complessa ma, al momento, non a livello tale da mettere in discussione l’approvvigionamento idropotabile.
Così come tutte le regioni del nord Italia, anche in Emilia Romagna il rischio è “alto”.
Caldo record con temperature più alte di 3 gradi e precipitazioni inferiori del 62% alla media per la nostra Regione.

Acqua quasi del tutto assente nei terreni e agricoltura particolarmente in sofferenza. Primi stop per la produzione idroelettrica.
Desta preoccupazione la risalita del cuneo salino, ora a 21 chilometri.
L’Ansa pubblica una mappa dell’Italia con il rischio da nord a sud.