Tra le eccellenze di Cesenatico ci sono le cozze. Coltivate nei vivai al largo della costa, sono raccolte e preparate dalle tante cozzare di Cesenatico per essere spedite, una volta a terra in Italia e all’estero. Un’economia che rischia di essere messa in crisi dal clima. Troppo caldo, troppe poche piogge, il prodotto ne risente.
Le acque si scaldano e la cozza perde di vigore interrompendo la sua crescita. Inoltre, sempre a detta di esperti, perde quel filamento che fa sì che possano essere le une legate alle altre. Questa serie di motivi sta impattando sul prodotto più maturo che viene commercializzato in questo periodo.

Se a Cesenatico le perdite sono ancora contenute perché il prodotto viene raccolto in abbondanza per poi essere selezionato, al nord, in Veneto, la situazione è più critica e chi coltiva questo mitile avverte già pesanti cali di fatturato. Se non piove ancora a lungo anche a Cesenatico la raccolta rischia di essere compromessa.
“In due impianti – ha detto una persona impiegata nella coltura – produciamo 50-60mila quintali di prodotto maturo che viene rivenduto all’ingrosso in Italia (Sardegna, Campania) e in Francia e Spagna”.