“La cittadinanza ha aspettato troppo tempo il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), oltretutto con tante limitazioni imposte e oggi ci troviamo con uno strumento inadeguato e completamente avulso dalle areali esigenze di Cesenatico”, così Filippo Zamagni, capogruppo in consiglio comunale della Lega Romagna, interviene sull’approvazione del PUG.
“Operando nel settore immobiliare ho avuto modo tramite diversi tecnici e professionisti che operano principalmente sul territorio comunale, di visionare i risultati derivanti dalle prove pratiche di applicazione da loro effettuate e queste evidenziano numerose limitazioni rispetto al precedente PRG – continua Zamagni – Il problema principale è relativo alla relazione fra le norme stesse, ovvero fra regolamento edilizio e PUG, dal primo appaiono possibilità edificatorie interessanti, che poi nella pratica vengono pesantemente ridimensionate dall’applicazione del piano urbanistico”.
“La Lega ha sempre chiesto a gran voce uno strumento che prendesse in considerazione le reali esigenze di una cittadina a vocazione turistica come la nostra e che parallelamente desse attenzione anche allo sviluppo del forese, ottimizzando così le risorse di ciascuna area del Comune – continua l’esponente del Carroccio – Il documento, arrivato al voto con colpevole ritardo – annunciato infatti dall’amministrazione comunale già nell’ottobre 2021 – mostra numerosi limiti proprio perché non sviluppato in concerto con le associazioni e gli operatori privati e rischia di condannare Cesenatico all’immobilità, oltretutto perdendo così ulteriori posizioni rispetto ai paesi limitrofi, che come noi vivono di turismo e si sono quindi dotati negli ultimi anni di strumenti decisamente più premianti”.
“A mio avviso manca una visione prospettica e lungimirante che renda economicamente interessanti gli interventi di riqualificazione sul territorio, il tutto trincerato dietro ad una visione esclusivamente ambientalista che di fatto limita in tanti casi il godimento della proprietà privata – conclude Zamagni – Concludendo, ritengo che allo stato attuale lo strumento appena approvato non tenga conto delle reali esigenze dei residenti e di tutti coloro che vogliono investire a Cesenatico”.