La scorsa stagione è stato il grande problema del turismo, la preoccupazione numero uno per gli imprenditori locali della vacanza. Parliamo della mancanza endemica di personale, una criticità che – nel cuore dell’estate – ha messo in ginocchio tantissime attività.
Dopo ripetute sollecitazioni, oggi arriva una prima risposta da parte delle associazioni di categoria che, in collaborazione con gli albergatori dell’Adac, hanno raggiunto un accordo con i sindacati per incentivare il lavoro turistico stagionale nel comprensorio.
Si tratta, va detto, di una semplice “dichiarazione d’intenti” che non risolve affatto la questione, ma almeno fissa alcuni punti condivisi che dovrebbero se non altro accorciare le distanze ideologiche fra imprenditori e sindacati. Dunque, più che una soluzione, un tavolo allargato per affrontare la questione da un unico punto di vista.
L’accordo – già inviato all’Ispettorato del lavoro, all’Inps, all’Inail – vede la partecipazione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori (Filcams-Cgil, Fisascat Cisl Romagna E Uil Tucs), di Confesercenti, Confcommercio e Adac-Federalberghi.
La collaborazione nasce dalle aspettative di tutte le parti in causa. Da un lato i sindacati chiedevano alle imprese una revisione dei turni di lavoro fermi agli anni 70/80, dall’altro le associazioni di categoria spiegavano che da sole le aziende non ce la potevano fare a sopportare i costi del lavoro. Dopo una serie di incontri, finalmente si è arrivati ad un punti di condivisione che ha poi creato le basi del futuro accordo.
L’accordo chiede, in sostanza, al Governo di incidere sulla riduzione del cuneo fiscale (punto centrale), decontribuire parte della retribuzione, ripensare il ruolo delle scuole come atto propedeutico all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. E in particolare rilanciare l’apprendistato (oggi vietato ai minorenni), con formule che consentano un inserimento graduale ma vero dei giovani nel mondo del lavoro. Altro tema è riportare l’indennità di disoccupazione (oggi Naspi) ai livelli pre legge Fornero e rendere più invitante il lavoro stagionale.