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Simbolo iconografico di un’epoca e di un’Italia che non esiste più, rese inutili dagli smartphone e ormai anti-economiche per i loro astronomici costi di manutenzione, anche Cesenatico dice addio, per sempre, alle cabine telefoniche.

Nei giorni scorsi, il personale Tim ha smantellato anche l’ultima cabina telefonica di viale Torino, di fatto cancellando la testimonianza di come si comunicava prima dell’avvento dei telefoni portatili.

Il nulla osta di Agcom aveva rimosso gli ultimi dubbi lo scorso maggio. I dati presentati, infatti, non consentivano altra forma d’azione. È stata infatti rilevata una copertura radiomobile pari al 99,2% del territorio, nelle aree servite ancora oggi dal servizio di telefonia pubblica. Questo è dunque divenuto a tutti gli effetti un semplice ricordo posizionato in vari punti delle nostre città.

Addio dunque all’epoca dei gettoni, delle monete e, in tempi più recenti, delle carte pre-pagate. E’ di certo un colpo al cuore per molti che, nell’età della giovinezza, in quelle cabine si ritagliavano un metro quadrato scarso di privacy.

Parlare di cabine telefoniche equivale a ricordare la lira, le tessere telefoniche, spesso collezionate, ma soprattutto un tempo in cui una telefonata era qualcosa di speciale, che sottolineava l’assoluta volontà di parlarsi. 

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