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Con ancora il giallo negli occhi, ci tuffiamo subito nel rosa della Notte più lunga dell’estate. Un’occasione preziosa per tentare di rianimare una stagione turistica che, fino ad oggi, ha regalato solo segni “meno”.

Si dice che la Notte Rosa riunisca, in un abbraccio globale, tutti i 110 chilometri della Riviera. Balle.

C’é una feroce competizione tra le località confinanti che, ogni estate, cercano di accaparrarsi il programma artistico più attraente. Perché é in base a quello che il pubblico dei giovani – vero target dell’evento – decide dove andare.

Ora, non ce ne voglia Maurizio Molella, voce iconica della radio analogica, uno che negli anni ’90 ha lavorato al fianco di Gerry Scotti, Amadeus e Jovanotti, ma mettendo il suo nome al fianco di quello delle altre “guest-star” della Notte Rosa, viene il sospetto che, dopo la grandeur del Tour, Cesenatico in questa circostanza sia diventata un po’ la Cenerentola della Riviera.

Al di là del suo innegabile spessore artistico (non sarà Bob Sinclair, ma alla consolle in Italia ha fatto scuola a tanti), infatti, Dj Molella – che i giovani purtroppo non conoscono – proverà a far ballare piazza Costa ripercorrendo le hit degli anni ’90. Un po’ come fa “Dj Mugo”, per intenderci.

I cantanti, invece, quelli veri, si esibiranno sui palchi degli altri comuni della Riviera. A proposito di target giovanile, il rapper Dargen D’Amico sarà a Riccione, mentre i Boomdabash a Forlì. Cattolica si divertirà con un trio da oltre 4 milioni di followers su Instagram: Annalisa, Jo Squillo e Cristiano Malgioglio. Misano si é accaparrato un big d’antan della musica italiana come Raf, mentre Gatteo Mare – che da sempre predilige liscio e sonorità slow – sognerà con le dolci melodie cantautorali di Filippo Graziani ed Eugenio Finardi. Anche Comacchio si difende con Shade e Rosa Chemical, mentre Rimini sembra obiettivamente fuori portata visto che schiererà Blanco, Gaia, Shablo (ospite Joshua), Epoque insieme a Cioffi, Mara Sattei e Ludovico Einaudi. Per non parlare dell’anteprima con Morgan. Insomma, con questo parterre di nomi, quante probabilità ci sono che un millenium venga a Cesenatico per ascoltare il revival anni ’90 di Dj Molella?

Il tema non é marginale perché, quando si tratta di giovani, non é vero che un nome vale l’altro. Quel nome fa tutta la differenza del mondo. Perché, con tutto il rispetto per “Gibo”, un conto é veder pedalare Pogačar, un altro é veder scattare Siboni.

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