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Con le indagini geognostiche iniziate nei giorni scorsi è entrata nel vivo la fase di progettazione del nuovo Ponte del Gatto. Con l’apertura del nuovo ponte di viale Roma, infatti, tutte le attenzioni dell’amministrazione a livello di viabilità si sono concentrate su questo ponte fondamentale per Cesenatico in quanto rappresenta il nostro ingresso storico.

“A partire dal 2018-2019 – scrive il sindaco in una nota social – abbiamo sottoposto a verifiche strutturali e sismiche tutte le scuole, gli edifici comunali e i ponti. Sono emerse criticità sia sul ponte di viale Roma sia su quello chiamato Ponte del Gatto anche se quest’ultimo in maniera minore, e dunque abbiamo stabilito un ordine di priorità. A seguito di nuove verifiche il Ponte del Gatto si è mostrato non più idoneo a sopportare gli enormi flussi di traffico in entrata e lungo la direzione Rimini-Ravenna e Ravenna-Rimini. Per questo motivo nell’autunno scorso abbiamo chiuso l’accesso in entrata, limitando il transito ai mezzi sotto le 2,5 tonnellate nella sola direzione Rimini-Ravenna per evitare doppi flussi di traffico e aumenti di carico che ne avrebbero potuto determinare il crollo o la rottura. A novembre e dicembre 2023 l’amministrazione comunale ha stanziato 1.5 milioni di euro per il rifacimento del ponte e con il bilancio approvato nei primi mesi del 2024 è stato affidato allo studio Binini & Partners l’incarico per la progettazione che è in corso proprio in queste settimane”.

“La chiusura di un accesso storico di Cesenatico – prosegue la nota – sta creando criticità al traffico che sono sotto gli occhi di tutti, tuttavia vorrei ribadire che tale chiusura non è stata una scelta arbitraria dell’amministrazione o addirittura del Sindaco per sperimentare nuove forme di viabilità ma è stata dettata da esigenze di sicurezza inderogabili sulle quali non ho alcuna intenzione di arretrare di un centimetro. Queste motivazioni di sicurezza sono le stesse che logicamente ci hanno imposto di chiudere l’accesso dalla direttrice di via Cesenatico per ovvi motivi. Mantenere aperto quella strada avrebbe significato avere migliaia di accessi all’ora con un potenziale rischio per automobilisti e motociclisti. Per ridurre parzialmente i disagi si è mantenuto solo un flusso di traffico con mezzi leggeri da Levante a Ponente e, nonostante queste scelte drastiche, penso sia sotto gli occhi di tutti come le condizioni delle strutture siano in rapido peggioramento. In sostanza il Ponte del Gatto ha terminato la sua vita. É stato ricostruito dopo la II Guerra Mondiale tra il 1947 e il 1948, adesso è arrivato il momento di rifarlo perché non regge più. Nei mesi che abbiamo davanti arriveremo al progetto esecutivo del ponte e terminata la conferenza dei servizi con tutti gli Enti preposti nel 2025 inizierà il cantiere per la sua ricostruzione. Chiudo con una nota storica: nel lavoro di progettazione stiamo studiando anche la storia del ponte e, grazie alle ricerche del nostro Direttore del Museo della Marineria Davide Gnola, abbiamo trovato una delibera del Consiglio Comunale del 1903 con la quale, su proposta del Consigliere Girolamo Gusella, si decideva di chiamare il ponte “Ponte Leonardo Da Vinci”.

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