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Botta e risposta tra Pd e centrodestra sulla scuola di viale Torino dopo le polemiche dell’ultimo consiglio comunale. Parte il Pd che, in una nota, parla di “accuse strumentali e tante inesattezze mentre si lavora per dare un nuovo edificio all’avanguardia agli studenti di Cesenatico”. 

Durante l’ultimo Consiglio Comunale, come noto, è stato approvato l’assestamento e la salvaguardia di bilancio che ha allineato il bilancio di previsione con le ultime variazioni di spesa, “un ulteriore passaggio fondamentale – scrive in una nota il Pd – per garantire stabilità e programmazione all’azione amministrativa con la certificazione che i conti sono in ordine. Sul campo degli interventi pubblici si conferma il forte investimento sulla scuola con risorse aggiuntive per la revisione prezzi della nuova scuola di via Torino e per la progettazione della scuola Leonardo Da Vinci che vede ora uno stanziamento da € 150.000,00. Interventi che aggiunti ai cantieri di Sala, della Saffi e della scuola Arfelli già appaltato ci fanno affermare senza timore di smentita che l’amministrazione Gozzoli ha messo in campo interventi storici e mai visti prima a Cesenatico sull’edilizia scolastica”. 

“In questo contesto – prosegue il Pd – il consigliere Buda che  – durante il suo mandato non ha messo in sicurezza nemmeno un edificio scolastico esistente –  ha utilizzato il suo tempo per un attacco costellato di accuse strumentali e inesattezze in merito al debito fuori bilancio che il Comune di Cesenatico ha dovuto certificare in merito alla vertenza civile in essere con la ditta Socim, ex appaltatrice per la costruzione della nuova scuola di Viale Torino. Va in primo luogo ricordato che la sentenza del Tribunale di Forlì ha rigettato in toto le accuse di inadempienza rivolte al Comune di Cesenatico e, a fronte di una richiesta risarcitoria di € 1.800.000,00, ha riconosciuto a Socim solo € 186.000,00 a cui vanno aggiunte le spese legali. L’ente – insieme allo studio legale che ne tutela gli interessi – ha già annunciato ricorso in appello. È importante tenere presente che il Tribunale ha riconosciuto chiaramente che non ci sono stati errori progettuali e la ditta – che nell’agosto 2021 abbondò il cantiere in maniera del tutto ingiustificata – avrebbe dovuto continuare a lavorare. La ditta seconda classificata e attualmente sul cantiere sta svolgendo le operazioni seguendo il medesimo progetto. Il progetto su cui si sta costruendo una scuola nuova e all’avanguardia è stato messo a punto dallo studio Iotti e Pavarani Architetti dopo un concorso che ha coinvolto 189 soggetti, di cui 4 internazionali. L’eredità dell’amministrazione precedente constava in un semplice studio di fattibilità non certo sufficiente e chi possiede un minimo esperienza amministrativa dovrebbe avere gli strumenti per comprenderlo. Durante l’amministrazione Buda per un contenzioso tra la ditta esecutrice, la direzione lavori e Comune, si bloccò il cantiere per il recupero dell’ex lavatoio. Nessuno forza politica in sede di consiglio comunale – ricorda il Pd – prese le parti dei privati e l’atteggiamento attuale del consigliere è senza precedenti, esattamente come senza precedenti fu l’abbandono della sua stessa maggioranza nel corso del 2016 e la triste pagina del commissariamento del Comune di Cesenatico. I lavori sulla scuola di viale Torino attualmente stanno procedendo spediti con i progressi che sono sotto gli occhi di tutti; tuttavia, l’Amministrazione ha sempre mantenuto un profilo equilibrato e cauto in merito alla vicenda visto che il procedimento giudiziario è ancora in corso e tutte le tutele del caso – conclude la nota del Pd – sono dovute”. 

Da segnalare anche gli interventi per il Pd di Valentina Montalti: “A vedere questa situazione dall’esterno siamo al paradosso: parliamo di una nuova scuola in costruzione, con i lavori in dirittura d’arrivo e una ditta appaltatrice che ha lasciato in maniera ingiustificata il cantiere e un procedimento in corso. Fa sorridere amaramente pensare che qualcuno concentri il suo operato su questo, attaccando l’amministrazione comunale in maniera strumentale. Il fine non giustifica sempre i mezzi, e il gioco delle parti di un consiglio comunale richiede sempre onestà intellettuale. Presto partirà il ricorso in appello e con la sentenza definitiva ognuno trarrà le proprie conclusioni, il resto è una nuova scuola che gli alunni di Cesenatico si meritano bellissima e all’avanguardia proprio come prevede il progetto”. 

“Non mi voglio quasi soffermare sul dibattito del consiglio comunale – prosegue sempre per il PD Mario Drudi – ma vorrei allargare la lente sull’operato di questa amministrazione in termini di edilizia scolastica: è stato concluso un intervento di miglioramento sismico sulla scuola elementare di Sala sono in corso i lavori sull’edificio della Saffi che diventerà un nuovo spazio pubblico per la città. I lavori alla scuola media Arfelli di via Sozzi sono già stati appaltati ed è in corso la progettazione per intervenire sulla scuola di via Caboto. Non voglio dimenticare i lavori di efficientamento energetico con l’installazione dei pannelli solari sempre alla Caboto e anche all’Ada Negri. Questa serie di interventi non ha precedenti nella storia di Cesenatico e parla più di qualunque intervento pronunciato in consiglio comunale da chi non ha lasciato alla città una sola opera pubblica compiuta”. 

LA REPLICA DEL CONSIGLIERE ROBERTO BUDA ALLE DICHIARAZIONI DEL PD

“Appena li tocchi nel vivo alcuni Consiglieri Comunali del PD di Cesenatico perdono le staffe e diventano anche arroganti. Parlano di un mio “attacco costellato di accuse strumentali e inesattezze” ma non dicono quali siano. Nel mio intervento in Consiglio Comunale, che è anche visibile in streaming, ho semplicemente citato la sentenza del giudice e quindi al limite è a lui che dovrebbero rivolgersi. Io la sentenza l’ho letta tutta con attenzione mentre il loro capogruppo non l’ha neppure guardata, lo ha esplicitamente dichiarato in Consiglio Comunale.

Il PD inoltre, commentando la sentenza, dimentica di dire che anche l’Amministrazione ha fatto richiesta di risarcimento danni alla ditta appaltatrice per circa 1,6 milioni di euro ma è stata rigettata perché “infondata” (è scritto nella sentenza).

Va anche precisato, in risposta alle loro dichiarazioni, che il percorso sulla nuova scuola di via Torino che avevamo lasciato in eredità al PD era già ben avviato con tanto di progetto preliminare approvato in Giunta nel 2015 (primo passo necessario per la realizzazione di un’opera pubblica). Se completavano quel percorso, elaborato con il coinvolgimento dei tecnici comunali, della comunità scolastica e del Comitato di quartiere, ora avremmo la scuola aperta già da alcuni anni. Oggi invece i nostri alunni sono costretti dentro a dei container.

Ribadiamo infine che non abbiamo mai preso le parti del privato, come in modo ottuso continua a ripetere il PD, ma semplicemente stiamo vedendo come l’atteggiamento “ondivago” (termine scritto dal giudice nella sentenza) di questa amministrazione sta facendo perdere un sacco di soldi e di tempo alla realizzazione della nuova scuola a cui teniamo tantissimo!

Questo pensiamo sia il modo corretto di fare bene opposizione nell’interesse della città. Per il PD fare l’interesse pubblico equivale a difendere sempre l’operato di questa Giunta perché loro non sbagliano mai. Ci auguriamo che al più presto apra la nuova scuola e magari – conclude Buda – ci invitino anche all’inaugurazione avendo avuto un ruolo fondamentale per la sua realizzazione!”.

 

 

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