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L’intelligenza artificiale applicata alla criminologia riapre uno dei “gialli” più controversi del millennio: la tragica morte di Marco Pantani. Ad interrogare l’algoritmo è stata la Fondazione Olitec, nata nel 1981, la cui ricerca si è sempre concentrata in campo militare e che da un paio d’anni ha visto lo sviluppo dell’Ai al servizio, pro bono, di casi giudiziari irrisolti.

È nel centro di ricerca della Fondazione Olitec che è stato messo a punto Interceptor, tecnicamente definito come “l’algoritmo non deterministico ad output programmabile”, un nome complicato che, applicato alla vita, può essere spiegato così: l’intelligenza artificiale è in grado di elaborare e confrontare contemporaneamente e in breve tempo tanti elementi e comportamenti dell’essere umano, dai movimenti del corpo fino all’espressione umana, rendendo visibile ciò che è compatibile con la scena di un presunto crimine e ciò che non lo è. L’algoritmo non si sostituisce al criminologo o all’investigatore, ma è un potente “booster”.

Il contributo dell’Ai è stato clamoroso in due casi. Il caso Pantani è quello più noto. La Fondazione, spinta ad aiutare la famiglia in cerca di verità, ha messo a disposizione il suo algoritmo, studiando i filmati delle gare di Pantani. Di questi, 15 sono risultati i più utili, permettendo un chiaro confronto dell’andamento nelle varie fasi sportive, delle espressioni facciali, della presenza o meno di picchi nelle prestazioni. Emerge una coerenza che fa pensare all’assenza costante di doping: non a caso dunque rimane ancora dubbio quel prelievo in cui si ipotizzò un livello di ematocrito sopra i livelli consentiti, che gli comportò la squalifica.

Ma quello che per la Fondazione Olitec non è un dubbio, ma praticamente una certezza, è che la posizione e le macchie di sangue, quando Pantani fu trovato morto, non restituiscono la scena di una morte naturale. Il modo in cui il corpo si è accasciato non è naturale, né la posizione del sangue rispetto alle ferite. Si tratterebbe dunque di un omicidio, e non si esclude che sia stato commesso non solo da una persona. Sulla scena del delitto potrebbero esserci state due o tre persone.

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