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Comprendiamo il forte imbarazzo dei dirigenti locali di Fratelli d’Italia di fronte alla totale inerzia del Governo Meloni in materia di concessioni demaniali – spiegano Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico e Mattia Missiroli, Sindaco di Cervia – ma troviamo che l’attacco dell’on. Alice Buonguerrieri rivolto a Michele de Pascale del tutto scomposto e fuori luogo. De Pascale ha avanzato due proposte che riteniamo serie e concrete sui criteri per la costruzione delle ormai imminenti evidenze pubbliche e soprattutto sugli indennizzi da prevedere per i concessionari uscenti. Sono proposte che riteniamo il Governo potrebbe tranquillamente fare sue e noi saremo pronti a sostenere un’iniziativa del genere. Pensiamo sia evidente a tutti che in questo momento in ballo non ci sia solo il destino di migliaia di imprese ma anche il destino di un modello turistico, quello della nostra Riviera, che senza regole chiare in grado di valorizzare la nostra esperienza, rischia di essere stravolto come accaduto di recente a Jesolo. Conosciamo Michele da diverso tempo e possiamo dire senza timore di essere smentiti che la sua attenzione verso il tema del riordino delle concessioni demaniali non nasce ieri o per fini elettorali ma va avanti da almeno 15 anni in tutte le sedi in cui è stato protagonista come amministratore pubblico. Ed è altrettanto oggettivo che per questi motivi, fra i candidati in campo per le regionali, rappresenti la migliore garanzia per sbloccare questa difficilissima vicenda. Su questo tema è vero l’esatto opposto di quanto dichiarato dall’On Buonguerrieri, ci ricordiamo tutti bene, le sue promesse elettorali nella campagna elettorale del 2022, quando affermava che il Parlamento avrebbe impugnato le sentenze del Consiglio di Stato per evitare di mettere a gara le spiagge e che con la Meloni al Governo le imprese balneari sarebbero uscite dalla Bolkestein.

“Su quelle promesse abbiamo motivi fondati per pensare che si sia costruito un forte consenso da parte degli operatori balneari, consenso che oggi è stato completamente disatteso. Come Sindaci del territorio ci rivolgiamo a tutti gli esponenti di Governo affinché intervengano con urgenza sulla materia, il tempo delle promesse è finito, la stagione volge al termine e i Comuni sono senza una norma in grado di disegnare un futuro certo per migliaia di imprese e per un settore, quello balneare, che da solo vale circa l’80% delle presenze turistiche della Riviera Romagnola».

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