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Dopo l’ultima alluvione, la Uil ha chiesto all’amministra­zione comunale di Cesenatico di convocare «un Consiglio comunale aper­to per dare la possibilità di il­lustrare a tutti i cittadini e al­le parti sociali e associazioni di impresa la situazione nel suo complesso, in un’assem­blea partecipata».

Questa for­ma di confronto diretto viene vista – secondo il sindacato – come «l’unica via per ri­portare il dibattito nelle sedi preposte e per coinvolgere la citta­dinanza». Ed è necessario, perché «a Cesenatico sono sempre più le voci di persone arrabbiate per quanto succes­so, senza avere certezze» se non che «l’impianto fognario inadeguato per la portata d’acqua caduta».

Il sindacato guidato da Paolo Manzelli, dopo avere espresso vicinanza a quanti sono stati colpiti dalla calamità e avere ringraziato chi si è attivato per prestare soccorso, cerca di scongiurare il rischio che si ri­peta la solita sterile «disputa tra chi ritiene di imputare col­pe e responsabilità a una par­te o all’altra».

La Uil ritiene più uti­le «fare chiarezza sugli eventi accaduti a Cesenatico nel fine settimana e sulle misure adot­tate per prevenire altri disa­stri del genere».

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