Questa mattina (lunedì 30 dicembre) Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, che si trova in vacanza a Cesenatico, è stato ricevuto dal sindaco Matteo Gozzoli.

Paolo bolognesi

Bolognesi, ex deputato del Partito Democratico, è stato il primo firmatario della proposta di legge, poi approvata in via definitiva, sul reato di depistaggio; fino al 2016 non esisteva.

Con i suoi 85 morti e 200 feriti, l’attentato alla stazione di Bologna è la ferita più sanguinosa nell’Italia repubblicana. La storia ha accertato che si trattò di un attentato di matrice neofascista nonostante i primi tentativi di deviare l’attenzione da questa pista. I primi colpevoli accreditati infatti furono l’esplosione di una caldaia e poi un’azione di terroristi palestinesi. Tutte ipotesi di comodo con nessun riscontro oggettivo.

Il contributo ai fatti, alla storia e alla giustizia dell’associazione presieduta oggi da Paolo Bolognesi è immenso. Grazie al loro lavoro e all’appoggio e alla tenacia dell’avvocato Andrea Speranzoni è stato non solo possibile portare sul banco degli imputati chi sarà riconosciuto colpevole in concorso, ma anche ricostruire le trame oscure e vili dei mandanti.

Nonostante l’argomento e il ruolo istituzionale ricoperto, Bolognesi, che è stato deputato, è una persona gioviale e molto attenta e precisa nei racconti e soprattutto interessato alla divulgazione dei fatti. «Stiamo pensando – ha detto con un sorriso – di diventare cittadini di Cesenatico. Qui si sta troppo bene».

Raccomandiamo la lettura dell’ultimo intervento di Bolognesi alla commemorazione del 2 agosto in stazione a Bologna. È possibile leggerla a questo link.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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