Il mare d’inverno è una condizione, è uno stato d’animo, è un periodo riconosciuto anche a livello amministrativo. A Cesenatico è umido, a volte asciutto, è tiepido e regala un piacevole torpore. Il mare d’inverno a Cesenatico è silenzio, è mistico, è rigenerante. Il mare d’inverno è la natura che si riprende i suoi spazi dopo i “bagordi” della stagione balneare. Tutti dovrebbero assaporarlo, respirarlo, viverlo almeno un’ora nella vita.
Chi non vive in una città di mare non pensa che finiti i mesi caldi la spiaggia torna… spiaggia naturale. Una metamorfosi su cui appare la mitica duna. Uno sbarramento naturale che da decenni viene costruito a difesa di stabilimenti e prime fila di negozi, strade e strade. Corre lungo tutta la costa e, nonostante le tecnologie, da decenni resta la prima difesa in caso di mareggiate spinte dai venti del quadrante Nord e Est. È un elemento tipico e distintivo del mare d’inverno.
In inverno la duna, che può sembrare tutto fuorché qualcosa di intimo, si trasforma nella passerella romantica per eccellenza o in punto di avvistamento del passaggio per chi, preso uno sdraio, si regala un po’ di relax nel pomeriggio facendosi cullare dalla brezza.
La felicità è quella dei cagnolini che non sanno da che parte farsi in mezzo a quel campo aperto, è quella di chi, anche in inverno ne approfitta per cavalcare le onde. Il mare d’inverno è il lento intercedere di chi, con l’acqua alla vita si muove lento in mezzo all’acqua fredda grazie alla bassa marea.
Il mare d’inverno era il “tuuuu” del fischione che si sentiva nella nebbia fitta e che ancora non è tornato al suo posto.
E quelle bandiere rosse, lise e sbiadite dal vento e dalla salsedine ancora sventolano a ricordare ciò che è stato e ciò che si ripeterà.
