In un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino, Massimo Fabi, neo assessore regionale alla Salute, spiega la nuova riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Riduzione delle liste d’attesa, maggiore sicurezza per il personale dei Pronto Soccorso, medici e specialisti più presenti sul territorio e chiusura dei Cau (Centri di assistenza urgenza).

E proprio su quest’ultimo punto, tanto dibattuto a Cesenatico, l’assessore ha dichiarato: “I Cau rappresentano un’esperienza innovativa, da analizzare con attenzione dopo un periodo di applicazione. In alcune aree, come Parma, Piacenza e diverse zone del Bolognese, hanno dimostrato di essere utili nel ridurre la pressione sui Pronto Soccorso generali. Tuttavia, in altre realtà, il loro rendimento è stato inferiore a causa di un coordinamento meno efficace tra Cau e Pronto Soccorso. Ci siamo presi tre mesi per valutare i risultati dei Cau attualmente operativi e abbiamo concordato con i medici di famiglia di non attivarne di nuovi”. E ancora: “Valuteremo ogni situazione singolarmente, applicando il contratto nazionale che regola il rapporto tra i medici di base e il Servizio Sanitario Nazionale. Realizzeremo le Aft, ovvero le Aggregazioni Funzionali Territoriali, all’interno delle Case di Comunità. Queste aggregazioni, composte da medici di famiglia, pediatri e specialisti convenzionati, garantiranno la continuità assistenziale e rappresenteranno un’evoluzione dei Cau. Dove queste aggregazioni saranno operative, i Cau non saranno più necessari”, si legge nell’intervista.

ospedale cesenatico

Immediato l’intervento del deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.”La saggia decisione di chiudere l’esperienza fallimentare dei Cau mette finalmente una pietra tombale sulle politiche sanitarie della Regione Emilia Romagna del decennio di presidenza di Stefano Bonaccini, dando nei fatti piena ragione alla Lega e a tutti i soggetti che, nel corso dei mesi, avevano avanzato perplessità e critiche su queste strutture rimanendo totalmente inascoltati. Fino all’ultimo abbiamo visto l’ex assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini in trincea a difendere la sua ‘creazione’ incolpando la ‘destra’ di voler cancellare i CAU e asserendo che il 90 per cento dei cittadini ne era soddisfatto. Con ogni evidenza ora si svela che non era la destra a chiederne il superament,o ma una realtà molto più vasta di professionisti e della politica che oggi comprende anche il neo assessore Massimo Fabi e la linea del presidente della Regione Michele De Pascale che sembra stia intraprendendo un processo di riordino del sistema sanitario regionale di cui abbiamo denunciato per anni gli enormi sprechi, la pessima organizzazione e la brutta abitudine di nasconderne le lacune”.

Ma a questo punto la domanda nasce spontanea: e il Cau aperto a Cesenatico? In serata la risposta: il Cau di Cesenatico “non si tocca”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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