“Dal processo Radici è emerso un quadro che sottolinea un progetto di infiltrazione, avvenuto tra il 2018 e il 2022, tramite la gestione di svariate attività commerciali in Riviera, riconducibile alla n’drangheta”, così il presidente della Regione Michele de Pascale interviene sulla sentenza del collegio penale del Tribunale di Ravenna.
Poi il plauso al sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli: “Il Comune di Cesenatico, costituitosi parte civile, ha ottenuto il riconoscimento del fatto che nel suo territorio si sono consumati dei reati utilizzando metodi mafiosi. Già l’anno scorso avevo espresso pieno supporto a Matteo Gozzoli, bravissimo sindaco di Cesenatico, quando aveva testimoniato contro questo sistema. Matteo, come tanti bravi amministratori della nostra Regione, ha fatto fino in fondo e con coraggio il proprio dovere. Oggi, rinnovo la mia riconoscenza a lui, alla magistratura e alle forze dell’ordine coinvolte per il loro straordinario lavoro, che dimostra che uniti possiamo contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata”.

L’intervento di Mauro Palazzi, capogruppo Cesenatico Civica: “La sentenza del processo Radici ci conferma purtroppo che anche Cesenatico è vittima della infiltrazione mafiosa che subdolamente contamina la nostra economia e comunità. L’azione di vigilanza e denuncia sono fondamentali per contrastare questo pericoloso fenomeno. Cesenatico Civica plaude all’iniziativa del sindaco Gozzoli e all’azione delle forze dell’ordine e magistratura che sono riuscite a individuare e reprimere questi criminali. Siamo orgogliosi di essere a sostegno del sindaco Gozzoli, che ha dato un grande esempio a tutta la nostra comunità e invitiamo tutti i cittadini a non subire passivamente minacce, ma vigilare e segnalare azioni sospette agli organi di polizia”.