Ci siamo chiesti: come sta il commercio a Cesenatico?

Abbiamo quindi raccolto un pò di voci tra Confesercenti, Confcommercio e Cna per comprendere meglio il periodo storico che commercio e commercianti stanno vivendo, quali criticità e quali proposte per il suo rilancio.

La parola rilancio, quando si tratta di commercio oggi, non è certo casuale se pensiamo alla primissima affermazione di Barbara Pesaresi, direttrice Confesercenti di Cesenatico all’inizio della nostra chiacchierata: “Il commercio è in una crisi senza precedenti. Si tratta di una crisi profonda che viene da lontano, dagli anni ’90”.

In buona sostanza le ragioni che cronologicamente hanno portato alla situazione attuale sono state: la liberalizzazione delle tipologie commerciali, l’avvento del web (quindi anche della vendita tramite e – commerce), la grande distribuzione.

Pesaresi prosegue chiosando: “Come Confesercenti, parlare di crisi del commercio è di per sè un concetto superato, già detto. Oggi parliamo di tessuto sociale”.

Con questi presupposti gli interventi necessari sono differenti in base all’interlocutore cui ci rivolgiamo: “Interventi strutturali a livello centrale e quindi governativo per temi quali l’abbattimento dell’iva; dalla Regione la possibilità di attuare finanziamenti, e a livello di amministratori locali rendere e mantenere dove lo è già, la città appetibile ovvero accessibile, luminosa, pulita, ricca di eventi, sosta gratuita…”

Dal canto suo Confcommercio stimola anche un intervento normativo per trovare un match adeguato tra proprietario che affitta un immobile e imprenditore sul costo di locazione, per far sì che gli sia garantita una redditività.

Dello stesso avviso sulla necessità di interventi strutturati e della necessità di rendere la città quanto più attrattiva, è  anche Roberto Fantini, direttore di Confesercenti Cesenatico che puntualizza la difficoltà delle botteghe a fronte del proliferare dei supermercati e  sottolineando come in generale, a partire dal Covid in avanti, la vendita on line si sia espansa sempre più producendo effetti (negativi) importanti.

Fantini prosegue mettendo in luce la capacità di reagire di alcune attività che hanno optato per implementare la vendita on line da una parte, ma anche attuato strategie di smaltimento del magazzino.

Attraverso piattaforme on line di grossisti di uno specifico articolo, infatti, – esempio un paio di scarpe – è possibile per l’esercente ordinare il numero richiesto dal cliente che si è recato fisicamente nel suo negozio e non ha trovato il numero che occorrente, e riceverlo il giorno dopo. Cliente accontentato e alternativa al magazzino in negozio.

Fantini, conclude, fotografando la situazione di turnover – apertura e chiusura dopo poco tempo delle attività – nel territorio cesenaticense e costo degli affitti verosimilmente sopra stimati.

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Sul tema, abbiamo raccolto anche le parole di Laura Navacchia, direttore CNA che, senza troppi indugi, considera che per buttarsi nel mondo del commercio oggi ciò che è più premiante è la capacità di distinguersi attraverso prodotti più ricercati, non per forza più costosi. Così come può essere un prodotto realizzato da un artigiano e dunque con certificazioni di provenienza italiana e artigiana, rivenduti poi all’interno di un negozio.

Da un punto di vista pratico, osservando gli associati di CNA, prosegue Navacchia – riscontra che i commercianti che hanno optato per l’abbinamento della vendita on line a quella fisica e/o a hanno utilizzato i propri canali social come “vetrina” per presentare i propri articoli ha fatto sì che le persone poi si recassero fisicamente in negozio per l’acquisto e in generale, come ne abbiano tratto beneficio.

E’ indubbio che molti sono gli aspetti da regolamentare come l’annosa questione dei saldi, piuttosto che rivedere i costi degli affitti (e non solo) troppo alti…

Ciò che invece è ancora fortuna per Cesenatico, è quella di essere una località turistica, che dunque permette le aperture nei weekend, l’ ingresso dei turisti e di essere attrattiva per l’offerta che propone…

Ci auspichiamo, tuttavia, che al più presto ci si possa raccontare di un trend in ordine al commercio e quindi alla vita dei commercianti stessi, migliore di questo!

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