Progetto presentato in comune per il totale rifacimento dell’ex Hotel Pino. Come è possibile vedere dai render la zona sarà completamente rifatta e, se il progetto sarà approvato, nulla resterà di quella cattedrale nel deserto abbandonata che era la struttura in via Anita Garibaldi. Lo stile degli edifici futuri sembra essere neoclassico o liberty in linea con quello del villino.

Quella presentata è una proposta di progetto per trasformare l’area da commerciale a residenziale. Prevede un minor impatto a livello di volumi. Si aggiungono anche 355mila euro che il proprietario cede al comune per rifare i marciapiedi su ambo i lato di via da Vinci e la sua rete fognaria. Inoltre sono previsti anche 70mila euro per il fondo per la costruzione di case a canone agevolato.

L’iter non sarà breve. Il progetto sarà valutato dagli uffici comunali, poi dalla giunta e infine dal consiglio comunale.

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Il progetto prevede, secondo quanto si legge nella proposta presentata a Palazzo, il recupero dell’esistente villino Liberty che verrà sottoposto ad un intervento di “Restauro e risanamento conservativo” con un piccolo ampliamento ad un piano ad uso veranda. Si aggiunge la completa demolizione della struttura alberghiera (Ex Hotel Pino) compresa la casa del custode e la costruzione di una nuova villa costituita da due unità immobiliari.

hotel Pino
Il complesso oggi

L’intervento proposto riguarda un complesso di tre fabbricati adiacenti ma distinti tra di loro: un villino liberty, l’ex Hotel-ristorante e la casa del custode. Sono nelle vicinanze del porto canale di Cesenatico, tra le Vie Anita Garibaldi e Sanità Marittima. I due fabbricati – secondo quanto si legge nel progetto – che compongono l’albergo-ristorante sono stati realizzati in epoche differenti e hanno diversa tipologia. Il primo è una tipica casa di villeggiatura in stile liberty che conserva l’impianto tipologico originale e, nei prospetti, le decorazioni e le rifiniture dello stesso periodo. L’altro è un grande fabbricato che si è sviluppato per modifiche e ampliamenti successivi e che allo stato attuale presenta le caratteristiche proprie delle strutture alberghiere degli anni ottanta. La casa del custode è una vecchia casa ad uso abitazione in muratura senza particolari architettonici di rilievo, che risulta ricostruita alla fine degli anni ’40 probabilmente a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale.

L’edificio, secondo la relazione illustrativa, si trova in pessime condizioni. Gli infissi alle finestre sono completamente deteriorati; i soffitti realizzati in cannicciato (arelle) sono lacerati in più punti. Vi sono, inoltre, numerose infiltrazioni d’acqua. Molte le fessurazioni evidenti nelle pareti esterne ed interne dell’edificio, in particolare si segnalano lunghe fenditure ad andamento obliquo al piano terra del fronte principale e nel prospetto su Via Sanità Marittima.

hotel Pino

L’albergo-ristorante é stato edificato nella sua forma attuale tra il 1984 e il 1995. Il corpo principale dell’albergo ha quattro piani destinati alle 52 stanze per la clientela e 8 suite tutte dotate di bagni privati. Il piano terra è occupato dalla hall e da tre locali per la ristorazione che, data l’ampiezza, possono essere destinati sia ai clienti dell’albergo che al pubblico esterno. Lo stato di conservazione dell’intero ristorante-albergo risulta, in relazione, alquanto scadente a cominciare dal piano interrato che è in gran parte allagato e proseguendo al piano terra dove i controsoffitti di alcuni vani realizzati con doghe in lamiera si sono staccati e sono caduti a terra e nei cui muri si notano tracce di umidità; lungo il vano scala principale sono evidenti i danni lasciati da infiltrazioni d’acqua con cospicua fioritura di muffe.

La casa per il custode si trova sul retro del complesso. È un immobile di vecchia edificazione, presumibilmente ricostruito alla fine degli anni ’40 e successivamente modificato. Lo stato attuale del fabbricato è descritto nella relazione come alquanto mediocre, a causa soprattutto alla vetustà della costruzione ma anche delle infiltrazioni e dell’umidità di risalita presenti. Si notano in particolare i distacchi nei solai al piano primo e i segni dell’umidità nei muri al piano terra.

Il complesso "domani"
hotel pino

Per il villino liberty – si legge – oggi rifugio e dimora per decine di piccioni, si chiede, oltre al cambio d’uso per realizzare un immobile ad uso civile abitazione, un intervento di “Restauro e risanamento conservativo” con un piccolo ampliamento ad un piano ad uso veranda.

Il progetto prevede, al posto dell’ex Hotel Pino, la realizzazione di un nuovo fabbricato composto da due unità immobiliari ad uso civile abitazione. La nuova costruzione avrà forma planimetrica all’incirca rettangolare con dimensioni di ingombro massime di circa 16,50 x 24,50 m e altezza massima fuori terra al cornicione pari a 9,55 m.

Presente anche la realizzazione di una nuova piscina e dei relativi spazi e servizi e il rifacimento con riqualificazione di tutto il giardino.

Attenzione, questo è solo l’inizio di tutto l’iter quindi il progetto iniziale potrà subire delle variazioni. Quanto si dovrà aspettare prima di vedere l’inizio del cantiere? Difficile dirlo, basti pensare che solo l’iter burocratico può durare anche un anno.

hotel pino
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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