CiboAmico è un’ iniziativa nata nel 2009 dalla collaborazione del Gruppo Hera con Last Minute Market e si sostanzia nel combattere lo spreco alimentare e aiutare le persone in difficoltà.
Dalla nascita del progetto, questi i numeri: 155mila ovvero 634mila euro di valore complessivo e oltre 68 tonnellate di rifiuti in meno corrispondenti a circa 150 cassonetti e l’emissione di oltre 280 tonnellate di CO2. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti.
Nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre ogni anno il 5 febbraio, ecco i dati principali di CiboAmico, il progetto nato dalla collaborazione con Last Minute Market, (impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale) e Elior, società di ristorazione, che permette di recuperare i pasti non consumati nelle mense aziendali del Gruppo Hera e donarli a enti no-profit che assistono persone. Il progetto, attivo in 8 mense in Emilia-Romagna, solo nel 2024 ha permesso di recuperare circa 17mila pasti, pari a 7,4 tonnellate di cibo e un valore di quasi 65mila euro. Ben 6 le associazioni che beneficiano del progetto, assistendo complessivamente quasi 300 persone.

CiboAmico si muove nel rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste, vengono recuperati e donati i pasti non consumati dalle mense aziendali del Gruppo Hera. Nel 2024 CiboAmico è stato attivo in 8 mense emiliano-romagnole (Bologna, Granarolo dell’Emilia, Rimini, Ferrara, Ravenna, Modena, Forlì e Cesena).
Ottimi risultati provengono dalle mense aziendali di Forlì e Cesena del Gruppo Hera.
A Cesena e Forlì recuperati 7 mila pasti
In particolare, nella mensa Hera di Cesena, grazie a CiboAmico, in solo anno ad oggi è stato possibile recuperare quasi 4 mila pasti, per un valore complessivo che supera i 14.500 euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta della Cooperativa Sociale il Cigno, di Viale Europa 654, e in particolare il Gruppo Appartamento Il Faro, una struttura residenziale che accoglie adulti in difficoltà in un percorso di reinserimento sociale lavorativo e familiare.
Mentre nella mensa Hera di Forlì, dove il progetto è partito nel 2023, è stato possibile recuperare oltre 3 mila pasti, per un valore complessivo che supera 11 mila euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta, la Comunità Papa Giovanni XXII che provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana al Villaggio della Gioia della Comunità terapeutica di Fornò, di investire le risorse in questi progetti sociali.
Il Direttore Valore Condiviso e Sostenibilità del Gruppo Hera, Filippo Bocchi ha commentato: “Per ridurre lo spreco sono fondamentali azioni concrete anche nel settore della ristorazione collettiva: ecco perché da anni con il progetto CiboAmico recuperiamo il cibo non consumato nelle nostre mense. Lo spreco alimentare in Italia è un problema serio e secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio di Waste Watcher International ogni italiano butta via oltre 2 chili di cibo al mese, con un costo economico che supera i 13 miliardi di euro all’anno. Con CiboAmico, non solo vogliamo dare una risposta al problema dello spreco, ma grazie al coinvolgimento delle associazioni del terzo settore offriamo un aiuto concreto a chi è in difficoltà. CiboAmico, infatti, rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che ha valicato i confini aziendali grazie al progetto sul mercato Albinelli di Modena e a “Non si butta via niente” attivo su Imola e, da inizio del 2024, anche a Bologna”.