Mercoledì 5 febbraio 2025, fin dalle prime ore del mattino, il Comando provinciale dei Carabinieri di Rimini ha avviato un’importante operazione su vasta scala, coinvolgendo i territori di Rimini, Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna. L’operazione, condotta con il supporto dei reparti territoriali competenti, ha visto l’impiego di oltre 200 militari ed è stata eseguita in seguito a un provvedimento cautelare richiesto dalla Procura della Repubblica di Rimini nei confronti di 39 persone indagate.

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Le indagini, allo stato attuale hanno consentito di risalire a una serie di soggetti, tutti di nazionalità albanese ma stanziali in Emilia Romagna che, di volta in volta, reclutavano connazionali fatti appositamente giungere in Italia per consumare reati contro il patrimonio: i correi, dopo breve periodo, venivano fatti rientrare nel paese d’origine e rimpiazzati con nuove figure criminali.

Oltre ai reati predatori, gli indagati erano attivi anche nel fiorente settore degli stupefacenti, frequentemente acquistati da connazionali appartenenti ad altra struttura operante anch’essa in Riviera.
Anche questi ultimi, benché trattassero il commercio di ingenti quantitativi di stupefacente, erano comunque dediti anche alla vendita al dettaglio e come gli altri, al fine di eludere le indagini, utilizzavano un rigido turnover di spacciatori per le cessioni.

Nonostante tutte le accortezze poste in essere, i Carabinieri riuscivano comunque ad individuare i luoghi ritenuti essere le basi operative e a delineare così il modus operandi utilizzato. I primi arresti nei mesi scorsi hanno portato a spostare la base operativa tra Cesenatico e Cervia, località dove oggi sono scattate le manette.
Rilevante anche il ruolo delle compagne italiane dei cittadini albanesi tratti in arresto, destinatarie anch’esse di misure cautelari detentive: il loro compito era quello di trasportare la droga che in precedenza avevano concorso a suddividere in dosi, confermando così la loro piena e consapevole partecipazione alle illecite attività.

Con la prosecuzione delle indagini, lo sforzo investigativo andava a focalizzarsi sulla seconda struttura criminale che, come ricostruito dai militari, reinvestiva i proventi illeciti dei furti consumati nell’acquisto di grossi quantitativi di cocaina. La redditizia attività, pur saldamente radicata a Rimini e Riccione, portava gli arrestati ad avere rapporti con soggetti in vari paesi Europei e non, in particolare con soggetti in Belgio, Olanda e Gran Bretagna.

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Bilancio dell’operazione: 30 arresti in flagranza di reato; sequestrati 253 kg di cocaina e 40 di hashish. Che si sommano ad altri 203 chili di cocaina trovati nei mesi scorsi tra Romagna e Lombardia.

Il valore dello stupefacente sequestrato all’ingrosso è stato calcolato dai Carabinieri in oltre 8 milioni di euro, che al dettaglio, una volta tagliato e suddiviso in dosi, avrebbe reso ai membri della struttura criminale oltre 25 milioni di euro.

Alla luce del quadro indiziario ricostruito dai militari e dalla Procura della Repubblica di Rimini il GIP del Tribunale ha disposto l’esecuzione di 26 misure cautelari in carcere, presso i Penitenziari di Rimini, Pesaro, Forlì, Ravenna, Bologna, Piacenza, Monza e Larino (CB); 3 misure cautelari agli arresti domiciliari; 10 interrogatori precautelari.

Durante l’esecuzione odierna dei provvedimenti restrittivi sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, altri due soggetti, uno di nazionalità albanese ed una donna marocchina, trovati in possesso di oltre un chilogrammo di cocaina. Nell’occasione l’uomo opponeva resistenza all’arresto procurando gravi lesioni ad uno degli operanti.

Recuperati, inoltre, altri 250 grammi di cocaina nelle pertinenze di uno degli obiettivi interessati dalle ricerche. Alcuni destinatari della misura al momento irreperibili sul territorio nazionale, sono tutt’ora ricercati all’estero.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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