La Legacoop si schiera a fianco di agricoltori e pescatori, che domenica scorsa hanno rinnovato il loro presidio nel porto di Cesenatico. L’obiettivo è stato non solo ribadire le loro richieste, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che queste categorie affrontano quotidianamente. Il problema principale è la progressiva riduzione dei profitti, che favorisce la grande distribuzione e le importazioni a discapito della produzione locale.
Domenica, una delegazione di Legacoop Romagna ha visitato il presidio, dove si sono radunati pescatori e agricoltori provenienti da tutta la regione. Tra i presenti, Mario Drudi, segretario della Cooperativa Casa del Pescatore di Cesenatico, Simona Benedetti, coordinatrice delle attività sindacali, e Paolo Lucchi, presidente di Legacoop. I tre rappresentanti hanno trascorso molto tempo con i manifestanti, dimostrando solidarietà e vicinanza ai lavoratori del settore primario, riuniti nell’area del Mercato Ittico e della banchina di sbarco.

Secondo Legacoop, la visita non è stata solo un atto formale, ma un’occasione per evidenziare la fragilità del comparto agricolo e della pesca in Italia. Anche in Romagna, la scarsa redditività di molte aziende rende difficile il ricambio generazionale e ostacola la capacità di adattamenti alle emergenze legate al cambiamento climatico. A tutto ciò si aggiungono normative europee sempre più stringenti e un mercato regolato dalle esigenze di grandi fondi e società finanziarie, che lasciano ai piccoli produttori, spesso soci delle cooperative.