Ora che il recupero del relitto del Calimero Sampa (qui il servizio) è andato a buon fine, la società armatrice Marevivo mette alcuni puntini sulle i.

Il motopontone è riuscito nell’intento mastodontico, ma chirurgico di disinnescare una potenziale rischio ecologico. Una serie di fattori ha permesso di scongiurare lo sversamento di idrocarburi in acqua a poche centinaia di metri dalla battigia. Erano 4 le cisterne, ad appena tre metri di profondità, ancora in “pancia” al Calimero. Per evitare problemi ambientali e penali, la società ha circondato il relitto con panne assorbenti e contenitive. Ciò che resta ora è un ammasso di fasciame accatastato in banchina a ponente, lì dove era ormeggiato quando ancora era abile alla navigazione. Si è già aperta la partita per il suo smaltimento.

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«Ora è il momento dei ringraziamenti» ha detto il comandante Andrea Tosi.

«Voglio ringraziare la Marineria di Cesenatico che mi è stata molto vicina. Molte persone – ha aggiunto – hanno messo a disposizione uomini e mezzi per il posizionamento in mare delle panne. Ringrazio quindi il Levante di Marino Marangoni e il gommone di Simone Torresi utilizzati anche durante il recupero».

La Coop. Casa del Pescatore ha dato tutto il supporto nell’interlocuzione con gli uffici marittimi, nella ricerca delle soluzioni e si è adoperata accanto al socio per supportarlo in tutto l’iter autorizzativo e logistico fin dal primo momento. Una gestione dell’emergenza che chiunque vorrebbe avere al proprio fianco.

calimero 4

La raccolta fondi

A pochi giorni dal naufragio è partita una raccolta fondi sia online (qui il link) che sul conto corrente. L’obiettivo era ed è quello di limitare l’impatto economico del recupero del relitto. È stata una vera e propria gara di solidarietà che ha dato ottimi risultati. Ad oggi sono stati raccolti oltre 19 mila euro. «Voglio esprimere un grande grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato e un grazie anche a chi lo farà».

«Pur nella drammaticità delle prime ore – ha detto la Marevivo – abbiamo avuto senso di responsabilità e l’immediata consapevolezza che un relitto a 250 mt dalla costa andava rimosso subito. Non dimentico l’amministrazione comunale e l’autorità marittima che hanno dimostrato comprensione e vicinanza».

La raccolta fondi continua: Iban IT32 H0899524 00000 00005 00201 intestato a Mare vivo di Tosi Andrea e C. Snc. La causale, per chi volesse contribuire, è “Donazione per recupero”.

recupero calimero

Le spese

Per tutti i capitani di vascello sui social diamo qualche numero. Le spese fino ad ora aleggiano tra i 50 e i 60mila euro. Questa cifra è dovuta al noleggio del pontone, al lavoro di due giorni dei quattro sub che con tutta l’attrezzatura hanno cercato di estrarre le cisterne di carburante. Alla conta si aggiungono le panne assorbenti e contenitive e il costo dello smaltimento del relitto non ancora quantificato.

La nota positiva

Il personale del pontone, sapendo l’importanza di alcuni strumenti tipici della navigazione, hanno recuperato, lucidato e consegnato al comandante Tosi la bussola quarantennale e la campana del Calimero. Un gesto che, anche se implicitamente, sembra un attestato di stima che non può che concludere la vicenda con un senso di grande umanità e rispetto.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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