La Romagna piange la scomparsa di Graziano Pozzetto, avvenuta ieri (venerdì 14 febbraio) all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1942 a San Pietro in Vincoli, Pozzetto è stato un’autorità indiscussa nel campo della gastronomia e della cultura romagnola. La sua passione per la cucina tradizionale lo ha portato a esplorare a fondo le radici culinarie della regione, diventando un punto di riferimento per chef, ristoratori e appassionati di cibo.
La sua eredità è custodita in una trentina di libri e in un’enciclopedia enogastronomica, opere che testimoniano una vita dedicata alla ricerca e alla valorizzazione dei prodotti tipici e dei piatti della tradizione romagnola. Pozzetto non è stato solo un fine ricercatore, ma anche un divulgatore appassionato, capace di raccontare la Romagna attraverso i suoi sapori e le sue storie.
Tra i fondatori del movimento Slow Food, Pozzetto ha incarnato lo spirito di un approccio al cibo consapevole e rispettoso delle tradizioni locali. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo della gastronomia, ma la sua eredità culturale continua a vivere attraverso i suoi scritti e le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.