Palazzo del Turismo di Cesenatico è stata la location che lo scorso 10 febbraio ha ospitato il quinto incontro pubblico del progetto “Energie di comunità”.

Il progetto, promosso dall’Unione Rubicone e Mare e finanziato attraverso il bando regionale Pr-Fesr 2021-2027 (fondi Ue di Coesione), si pone come obiettivo quello di guidare cittadini, imprese e istituzioni locali lungo il percorso della transizione energetica, attraverso la conoscenza e azioni concrete per ridurre i consumi energetici e aumentare l’indipendenza dai combustibili fossili.

L’Unione Europea, da tempo, sta cercando di contrastare i cambiamenti climatici in quanto causa: dell’incremento dei disastri “naturali”, della riduzione della biodiversità di animali e piante, della diminuzione dei raccolti nonché, in generale, dell’innalzamento delle temperature medie.

La crisi climatica mondiale a cui noi tutti stiamo assistendo  sta continuato il suo percorso di vertiginosa accelerazione, accredita ancor di più la considerazione che il tema dell’efficienza energetica degli edifici e quindi anche delle relative prestazioni, rappresenta un argomento decisamente critico e strategico per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 che l’Unione Europea si sta strenuamente impegnando a raggiungere. Questa grande sfida, che è ormai diventata una promessa verso le generazioni future, si è ulteriormente complicata per effetto delle inevitabili ricadute sul sistema energetico e sociale della crisi russo-ucraina.

In Italia, da sempre, la proprietà della propria abitazione ha rappresentato un elemento importante di appartenenza e crescita. Non è un caso che il rapporto prodotto da Federproprietà con Censis, racconta come il 70,8% delle famiglie vive in una casa di proprietà, in linea con la media europea che si attesta a 69,9%, mentre solo una fetta più piccola della popolazione, pari al 20,5% vive in affitto e l’8,7% ha una casa in usufrutto o a titolo gratuito.

Nel nostro paese ci sono circa 25.500.000 abitazioni, la maggior parte di questi fabbricati, l’86% del totale, è stato edificato oltre 30 anni fa. Nello specifico, il 15% della popolazione residente alloggia in costruzioni risalenti a prima del 1919, l’11% in edifici realizzati tra il 1919 e il 1945, il 60%, cioè più della metà, in quelli edificati tra il 1946 e il 1990 e solo il 14% in edifici costruiti dopo il 1990, la maggior parte delle abitazioni (17,5 mln) utilizza il metano (caldaie a gas). I combustibili solidi (prevalentemente legname) vengono utilizzati in 3,6 milioni di abitazioni, il riscaldamento elettrico e il gasolio in 1,3 milioni ciascuno, mentre il GPL in 1,2 milioni di abitazioni.

I gas combusti prodotti dai riscaldamenti civili che impiegano fonti fossili e biomasse contengono sostanze nocive che danneggiano la salute pubblica alterando la qualità dell’aria. In particolare, il settore civile, specialmente a causa del riscaldamento, contribuisce all’emissione di buona parte di tali sostanze. Secondo uno studio di Elemens e Legambiente il 60% delle missioni di CO2 provengono dal settore civile, come anche il 53% delle PM10 e il 64% delle PM2,5.

La decarbonizzazione del riscaldamento civile contribuirebbe al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari in termini di riduzione di emissioni di CO2 equivalenti.

Il riscaldamento e raffrescamento degli edifici richiede il 40% di tutta l’energia consumata nell’Unione europea e produce il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia. Sono tanti gli studi che riportano che la decarbonizzazione nel settore civile contribuirebbe al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari in termini di riduzione di emissioni di CO2 equivalenti,  per questo come Cesenatico Civica riteniamo molto importanti questo tipo di iniziative rivolte alla cittadinanza, oltretutto puntare su fonti alternative rispetto a quelle fossili per il riscaldamento degli edifici sarebbe strategico per il sistema economico italiano, in quanto lo renderebbe maggiormente energicamente indipendente da altri paesi.

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La transizione verso un’edilizia sostenibile rappresenta un cambiamento fondamentale nel modo in cui progettiamo, costruiamo e viviamo gli edifici. E’ una risposta necessaria alla crisi climatica, ma anche un’opportunità per creare un futuro migliore per tutti.

Si invitiamo a partecipare al prossimo incontro che si terrà martedì 25 febbraio alle ore 20:30 presso il Museo della Marineria di Cesenatico. La tematica della serata sarà: limpatto della crisi climatica sul turismo balneare, soluzioni tecnologiche e misure per l’efficientamento energetico degli hotel per fronteggiare estati sempre più calde e ridurre i consumi di energia e acqua nonché la produzione di rifiuti.

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