“I dati 2024 confermano una situazione preoccupante. Come CISL FP Romagna, prendiamo atto positivo di alcuni recenti sviluppi che alle nostre richieste riguardanti la sicurezza degli operatori sanitari. In particolare, apprezziamo l’implementazione degli orari di copertura da parte degli agenti di Polizia di Stato e l’avvio di una campagna regionale di sensibilizzazione contro le aggressioni, una proposta che abbiamo più volte avanzata con le nostri delegati e delegati del pronto soccorso e che finalmente è stata presa in considerazione dalla Regione”, afferma il segretario generale Cisl FP Romagna, Mario Giovanni Cozza.
Per la Cisl FP Romagna tuttavia, restano ancora molti passi da compiere. In particolare, “chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto per rivedere le linee guida sulla gestione delle aggressioni, che sono ferme al 2019. In questi ultimi anni, il fenomeno è aumentato in modo preoccupante, come dimostrano i dati forniti dall’AUSL Romagna: nel 2023 sono state registrate 493 aggressioni (verbali e fisiche), mentre nel 2024 si è passati a 517. Un trend in crescita e in forte aumento regionale se di considera il dato dal 2019 e che non può essere ignorato”.

Inoltre, per la Cisl FP Romagna l’introduzione dell’AUSL della Romagna di uno psicologo in via sperimentale per la gestione dell’utenza nei pronto soccorso “è una misura che andrà valutata, tuttavia, riteniamo che tale supporto debba essere esteso ai colleghi coinvolti e che subiscono l’aggressione, affinché possano affrontare al meglio la situazione psicologica ed emotiva che ne deriva, supporto previsto nel nuovo contratto nazionale, che purtroppo, a causa di alcune sigle sindacali che non hanno firmato, non può essere applicato ai lavoratori del comparto sanitario, come per la tutela legate a sostegno del professionista che ha subito l’aggressione. Questo significa che molti dei diritti e delle tutele che avevamo richiesto, come CISL FP Romagna, non sono attualmente disponibili per i nostri colleghi, mettendo a rischio la loro sicurezza e il loro benessere”.
“Concludiamo sottolineando che la sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che il silenzio e l’inerzia prevalgano. Per questo, continueremo a lottare affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per tutelare il personale sanitario, in modo concreto e tempestivo portando avanti la nostra campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni nei confronti dei dipendenti dei servizi pubblici”.
Nella foto: immagine di infermieri e OSS del pronto soccorso impegnati nella campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni al personale sanitario dell’AUSL della Romagna durante la maratona internazionale di Ravenna città d’arte.