“Cesenatico naviga verso l’Unesco”, comincia così il post su facebook del sindaco della città Matteo Gozzoli.
E’ stata infatti consegnata alla sede Unesco di Parigi la candidatura multinazionale dell’ “arte della navigazione con vela latina e vela al terzo” per l’iscrizione nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale: proposta nata alcuni anni fa all’interno dell’Associazione dei musei Marittimi del Mediterraneo con il ruolo propulsivo del Museo della Marineria di Cesenatico.
La campagna ha coinvolto associazioni che praticano la navigazione con vela latina e vela al terzo in tutte le coste della penisola e delle isole, con l’organizzazione di raduni e regate con barche tradizionali.
Gianmarco Mazzi, il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco ha detto, come riportato dall’Ansa: “Si tratta del risultato di un importante lavoro di coordinamento, a livello nazionale e internazionale, che riconosce un’eredità viva nella pratica marittima tradizionale tramandata per quasi due millenni e che riafferma i legami dell’Italia e delle nostre numerose comunità costiere con il bacino del Mediterraneo” .

La vela latina, infatti, è il tipo di vela triangolare che dalla tarda antichità ha equipaggiato sia le grandi galee medievali che le barche da pesca e da trasporto del Mediterraneo sino all’avvento del motore. La vela al terzo è una sua variante sviluppata in secoli più recenti solo nell’alto Adriatico ed è caratterizzata dalla forma a trapezio e vivaci colori, contrassegnata dai simboli delle famiglie dei pescatori.
“Sentire associare la parola UNESCO a Cesenatico e alle nostre vele è qualcosa di storico e di epocale. È stato raggiunto un primo traguardo che in realtà rappresenta un punto di partenza e in cui il nostro Museo della Marineria è stato parte attiva fondante, e che continueremo a seguire con grande attenzione e impegno. Le barche storiche ormeggiate sul nostro porto fanno parte del cuore di ogni cesenaticense e adesso stanno cominciando un viaggio bellissimo. Questo sogno arriva da lontano, precisamente dal convegno “La marineria romagnola, l’uomo, l’ambiente” che si svolse a Cesenatico nell’ottobre del 1977. Dobbiamo dire grazie a Bruno Ballerin – all’epoca del convegno presidente dell’Azienda di Soggiorno – che spiegava a tutti i presenti l’opportunità di creare il Museo della Marineria e a Giovanni Bissoni – giovane sindaco – che nel suo intervento finale descriveva con lucidità i punti di forza della città. Da lì è partito un movimento di valorizzazione della marineria storica che ha coinvolto tutto il territorio e ha reso le vele al terzo un tratto distintivo della città e un traino per il turismo. Quei pionieri hanno reso possibile questo viaggio verso Parigi, e vanno sempre ricordati e ringraziati”, interviene il sindaco Matteo Gozzoli.
“Ci tengo a ringraziare il direttore del nostro museo Davide Gnola e tutte gli operatori che lavorano con lui giorno dopo giorno. Il Museo della Marineria di Cesenatico è un punto di riferimento europeo e anche un presidio culturale che la città può vivere ogni giorno con eventi e iniziative. Siamo felici del riconoscimento ottenuto ieri e dell’inizio di questo viaggio che sarà bellissimo”, conclude l’assessore Emanuela Pedulli.