Con la bella stagione le vele al terzo si gonfiano sugli alberi di trabaccoli, battana, lancia e colleghe di antica navigazione del Museo della Marineria. Chiunque sia passato da Cesenatico, alla loro vista colorata, non può aver resistito alla tentazione di scattare qualche foto per portarla a casa e dire “Sono stato qui”.
Ma c’è un lavoro a monte che è tutt’altro che scontato e facile.
Partiamo dalla fine. Quando finisce l’estate le pesanti vele al terzo delle navi sono accuratamente ammainate, piegate e riposte nel Museo della Marineria per l’inverno. Durante l’inverno le vele sono riprese nei colori con opportune vernici dal personale esperto e qualificato. Questo per non far perdere la loro lucentezza in vista della stagione in cui sventoleranno da mattina a sera sotto il sole e con la salsedine nell’aria.
Piccola news, ci sarà una nuova vela prossimamente. Si sta decidendo quale disegno la renderà unica e distinguibile tra le altre.
Come pubblicato ieri, le vele al terzo sono in lizza per ottenere un importante riconoscimento internazionale: diventare patrimonio Unesco. Un fatto che, grazie alla lungimiranza di Cesenatico, non può far altro che attirare l’attenzione sulla città del porto canale che, con il Museo della Marineria, è un indiscutibile faro su questa fetta di storia della navigazione.