Con la bella stagione le vele al terzo si gonfiano sugli alberi di trabaccoli, battana, lancia e colleghe di antica navigazione del Museo della Marineria. Chiunque sia passato da Cesenatico, alla loro vista colorata, non può aver resistito alla tentazione di scattare qualche foto per portarla a casa e dire “Sono stato qui”.

Unisciti al canale WhatsappUnisciti al canale Telegram

Ma c’è un lavoro a monte che è tutt’altro che scontato e facile.

Partiamo dalla fine. Quando finisce l’estate le pesanti vele al terzo delle navi sono accuratamente ammainate, piegate e riposte nel Museo della Marineria per l’inverno. Durante l’inverno le vele sono riprese nei colori con opportune vernici dal personale esperto e qualificato. Questo per non far perdere la loro lucentezza in vista della stagione in cui sventoleranno da mattina a sera sotto il sole e con la salsedine nell’aria.

Piccola news, ci sarà una nuova vela prossimamente. Si sta decidendo quale disegno la renderà unica e distinguibile tra le altre.

Come pubblicato ieri, le vele al terzo sono in lizza per ottenere un importante riconoscimento internazionale: diventare patrimonio Unesco. Un fatto che, grazie alla lungimiranza di Cesenatico, non può far altro che attirare l’attenzione sulla città del porto canale che, con il Museo della Marineria, è un indiscutibile faro su questa fetta di storia della navigazione.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply