E’ stato approvato dal consiglio comunale di Cesenatico, con 10 voti favorevoli e 6 astenuti, la richiesta di permesso di costruire in deroga del bagno Claudia di Levante.
I gestori del bagno Claudia, la famiglia Sapia – già titolare del Sand Gate a Ponente – hanno presentato in Comune un progetto che prevede la demolizione e ricostruzione dello stabilimento, con il trasferimento di 74 metri quadrati proprio al Sand Gate.
Un’operazione resa possibile dalle nuove norme del PUG, che offriranno ai gestori, come forma di premialità, la licenza di pubblico esercizio.
Il bagno Claudia vedrà dunque diminuire la propria estensione, mentre i 74 metri quadrati trasferiti andranno a integrare la struttura a Ponente, insieme alla licenza di pubblico esercizio. In quest’ultimo caso sono però richiesti parcheggi pertinenziali, che verranno monetizzati dal concessionario al Comune, perchè non è presente nessuna area per realizzarli.
In particolare il progetto del bagno Claudia prevede una struttura in vetro che perderà diverse cabine e verrà arretrata rispetto al mare.
Ma c’è un aspetto fondamentale: infatti il bagno Claudia é su area di arenile demaniale, mentre quella del Sand Gate sorge su un terreno di demanio forestale, quindi la prima sottoposta alla direttiva Bolkestein, la seconda è invece estranea a questi vincoli.

Infine una previsione. Se è vero che il PUG favorisce, per gli stabilimenti balneari, tutto quello che è arretramento dalla linea di costa con innalzamento del medio mare, per mettersi al riparo dalle alluvioni, è molto probabile che a breve arriveranno in Comune richieste di demolizione e ricostruzione di alcuni stabilimenti. In particolare nella zona di Valverde.
In questa area, infatti, ci sono diversi stabilimenti che hanno l’ingresso e i campi sportivi su proprietà privata, mentre lo stabilimento su parte demaniale. La demolizione e il successivo arretramento farebbe sì che questi stabilimenti si mettessero al riparo dalla direttiva Bolkestein.