“Ho scelto l’azzurro, pur non essendo il colore del mio dipartimento – è infatti il bordeaux – appositamente per richiamare il colore del mare. Sia nel bouquet sia nella corona ho messo delle conchiglie”.
Queste le parole di Emma Trivellin di Altavilla Vicentina (Vicenza), che si è laureata lo scorso 31 marzo con una tesi dal titolo “Cesenatico e la sua valorizzazione attraverso il turismo esperienziale e il museo diffuso: storia, tradizioni, patrimonio e offerta del borgo marinaro”, conseguendo così il titolo di Laurea magistrale in Lingue per la Comunicazione Turistica e Commerciale presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Verona con la votazione massima di 110/110 e lode.
Tutto, comunque, comincia molto prima…
“Mi sono innamorata di Cesenatico da piccola, dall’età di un anno e mezzo, quando andavo in vacanza a Gatteo Mare. Da lì, mi sono sempre spostata verso Cesenatico restando affascinata dal suo porto, dalla sua forma caratteristica inusuale che mi ha portata a sviluppare un amore per il borgo marinaro”, racconta Emma.
Gli anni sono trascorsi, e dopo il diploma al Liceo Linguistico di Vicenza, non ha avuto dubbi sul fatto che la tesi di laurea avrebbe voluto farla su Cesenatico: “L’intenzione non è stata portata avanti a conclusione della laurea triennale, bensì con quella specialistica”, continua la neo dottoressa.
Individuata la tematica della tesi, accolta positivamente da relatrice e correlatrice, Emma si è messa al lavoro reperendo fonti, informazioni, materiali, fotografie a partire da Silvia Brecciaroli, responsabile del progetto “Custodi dell’arte nell’ambito del turismo di comunità”.
“Sono venuta a Cesenatico in occasione del Pesce fa Festa per scattare alcune fotografie e reperire materiale – prosegue la neo laureata – Per quanto riguarda le tappe che ho analizzato, diverse persone mi sono state d’aiuto, come Alessandra Senni per la panchina davanti alla pescheria, Rossella Mancinelli per il Trabaccolo al Museo della Marineria, Paolo Polini per via Squero e Roberta della stamperia Braghittoni”.

Le persone, il territorio, la storia stessa di Cesenatico, dunque, sono il mix di ingredienti che hanno co-partecipato alla stesura dell’elaborato.
“Il Centro Studi Calisesi – racconta Emma – l’ho conosciuto durante il Pesce fa Festa e anche in quella occasione sono venuta a contatto con persone che mi hanno segnalato materiali e il documentario ‘A-Mare’, che poi ho deciso di inserire nella mia tesi – spiega Emma – Ho trovato, infatti storia, forte identità, tradizione marinara e senso di comunità: basti pensare che ci sono testimonianze sulla marineria passata come di quella presente, a dimostrazione della continuità fra passato e presente”.
“Con la mia tesi ho voluto dimostrare che Cesenatico, nonostante sia nata come destinazione balneare, negli anni, ha saputo andare oltre il semplice prodotto balneare per arrivare a investire sulla storia, sulle tradizioni, sulla propria offerta e sul patrimonio materiale e immateriale. Inoltre, la città è un esempio virtuoso di un borgo in cui la comunità, grazie al progetto Custodi dell’Arte, diventa protagonista della promozione turistica”, conclude.
Decisa sull’imminente futuro che l’attende, si trasferirà a Gatteo – dove tutto è cominciato – per lavorare, e su quello prossimo, è certa che: “Sogno di stabilirmi al mare, a Cesenatico”.