Al via la riqualificazione energetica degli edifici e realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo e agli interventi per il miglioramento-adeguamento sismico degli immobili nei quali si svolge un’attività pubblica.
Per queste attività saranno utilizzate risorse europee del Fesr 2021-2027: da Piacenza a Rimini saranno finanziate in Emilia-Romagna dalla Regione con 10 milioni di euro attraverso un bando per supportare interventi energetici e prevenzione sismica degli edifici pubblici.
Il nuovo bando regionale rappresenta una seconda edizione, dopo quanto già proposto nel 2023 a conclusione del quale sono stati concessi, alla luce del boom di richieste, contributi regionali per circa 45 milioni di euro.
Possono presentare la domanda di richiesta del contributo regionale a fondo perduto solo soggetti pubblici quali: Comuni, Unioni comunali, Province, Acer, Aziende sanitarie, Università, società partecipate (in house) degli enti locali.

Il contributo regionale è a fondo perduto con una percentuale fino al 70% sull’investimento complessivo e fino a un importo massimo di 750mila euro: l’investimento minimo è di 200mila euro.
Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web ‘Sfinge 2020’ dal 18 giugno al 18 luglio 2025. Provvedimento pubblicato nei siti https://fesr.regione.emilia-romagna.it/ e http://energia.regione.emilia-romagna.it.
Le spese sostenute saranno ammissibili a partire dal 1^ gennaio 2025 mentre gli interventi dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2027.
“Attraverso il pieno utilizzo di risorse europee, la Regione continua il suo percorso per accelerare la transizione energetica dell’intero ecosistema regionale- le parole del vicepresidente con delega alla Green economy ed Energia, Vincenzo Colla-, promuovendo misure per incrementare la sicurezza degli edifici in cui si svolgono attività pubbliche. Questo in linea con gli obiettivi regionali previsti negli strumenti di programmazione e pianificazione di settore, nonché con gli impegni contenuti nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima”.