“Il ‘niet’ del Comune di Cesenatico al gruppo Falkesteiner dimostra la scarsa visione politica di questa sinistra, ma soprattutto conferma la sua storica ostilità nei confronti degli imprenditori”.
E’ chiara la posizione del centrodestra dopo la risposta negativa della giunta Gozzoli al maxi-progetto di Ponente: “Non osiamo neppure pensarlo – spiegano in una nota congiunta Lista Civica per Buda, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – ma se quel rifiuto dovesse essere davvero definitivo, la giunta Gozzoli dovrà assumersene la responsabilità di fronte alla città”.
“Quando un grande imprenditore internazionale decide di investire su Cesenatico – spiegano le forze di opposizione – il dovere di un’amministrazione è quello di fare di tutto perché, nell’interesse esclusivo del territorio, il progetto vada a sintesi. Il piano Falkesteiner darebbe lustro ad un intero quartiere di Cesenatico, costruendo un albergo a cinque stelle e appartamenti di lusso in un’area che l’ente pubblico, in oltre 50 anni di chiacchiere, non è mai stato in grado di riqualificare. Se oggi le colonie di Ponente sono ruderi diroccati ritrovo di clochard e clandestini la colpa è solo della ‘politica’ che, in tanti anni, non ha mai saputo garantire uno sviluppo credibile a quella frazione. Dunque, suona un po’ come un paradosso il rifiuto dell’amministrazione Gozzoli che, dopo aver dimostrato un’oggettiva incapacità a risanare quel quartiere, oggi si permette di mettere alla porta un imprenditore che potrebbe risolvere in poco tempo, a sue spese, ciò che la sinistra non ha saputo risolvere in mezzo secolo”.

“Sappiamo – prosegue la nota – che le richieste iniziali del gruppo Falkesteiner presentano delle incompatibilità con il Pug, ma ciò non significa che non si possa imbastire una trattativa fra pubblico e privato per tentare quantomeno di arrivare ad un compromesso. Così hanno fatto, ad esempio, le forze di centrodestra quando un imprenditore del calibro di Tonino Batani manifestò il suo desiderio di costruire a Cesenatico il primo cinque stelle della provincia. Anche in quel caso, soprattutto inizialmente, non mancarono i punti di disaccordo, ma quella struttura rappresentava una grande opportunità per il turismo di Cesenatico e dunque creammo tutte le condizioni affinché quel cantiere diventasse realtà. La situazione con Falkesteiner è più o meno la stessa e dunque non capiamo in base a quale logica masochistica l’amministrazione, anziché facilitare un accordo che rilancerebbe il turismo in una zone depressa e senza servizi, decida di sbattere la porta in faccia ad un’opportunità come questa”.
“Falkesteiner – prosegue il centrodestra – rappresenta sulla carta la soluzione a decenni di ‘non risposte’ da parte dell’amministrazione che, dunque, non può rinunciare a cuor leggero a questa opportunità. Troppi appartamenti? Non ci pare che nell’operazione dell’ex Nuit questo abbia rappresentato un problema, anzi. E’ dal dopoguerra che la città delle Colonie attende un progetto credibile, ecco perchè, come centro destra, pensiamo che non si possa dire no ad un hotel a cinque stelle. Perchè quella sarebbe la chiave di sviluppo e di rilancio di tutta la frazione. Pensiamo al turismo con un’elevata capacità di spesa, ma pensiamo soprattutto all’indotto occupazionale che un albergo di quelle dimensioni, aperto dodici mesi l’anno, avrebbe sulla nostra comunità”.
Secondo il centrodestra “il no a Falkesteiner è il niet di una sinistra burocratica che continua a deprimere, con le sue scelte ottuse, ogni forma di iniziativa privata, spegnendo l’entusiasmo di tutti quegli imprenditori che, certo, vogliono guadagnare ma che, con le loro opere, porterebbero benefici innegabili all’intero tessuto economico di Cesenatico. Insomma, la solita sinistra che vede nell’investitore uno speculatore senza scrupoli che lavora solo con la logica del profitto, evadendo le tasse e sfruttando i lavoratori. Abbiamo aspettato mezzo secolo nella speranza che la politica riuscisse a dare uno sviluppo alla città delle colonie. Quando fra 50 anni la situazione sarà la stessa, guardandoci indietro, ci ricorderemo della giunta Gozzoli che, incapace di leggere in quel progetto una grande opportunità, ha rispedito al mittente il gruppo Falkesteiner. E a quel punto, quando non si potrà più tornare indietro, la storia finalmente emetterà le sue sentenze”.