Pasqua letteralmente alle porte e altrettanto vicini i prossimi ponti del 25 aprile e del 1 maggio che, per chi può, possono diventare un unico grande momento di pausa.

Abbiamo fatto quindi il punto sullo stato  attuale delle prenotazioni e di ciò che sarà in prospettiva estiva, con chi è del mestiere: Giuseppe Ricci presidente del Consorzio Cesenatico Bellavita e Alfonso Maini, Presidente Adac Fderalberghi. 

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Ricci non ha dubbi sul fatto che il clima così incerto e poco favorevole sia un deterrente importante per il turismo domestico ovvero quello italiano proveniente principalmente dall’Emilia, dal Veneto e dalla Lombardia. Il soggiorno medio di questi, infatti, è limitato nel tempo anche di 2 giorni e una sola notte.

Le prenotazioni del periodo pasquale, infatti, sono in larga parte di turisti stranieri specie dei tedeschi che raggiungo la riviera per un tipo di turismo specifico.

vacanze

Il presidente del Consorzio spiega: “In Germania, per le vacanze di Pasqua si sta a casa da scuola due settimane dunque c’è un tempo di permanenza- anche- differente quando ci si muove, di almeno una settimana. Praticano attività sportiva, soprattutto vanno in bicicletta e godono delle bellezze del nostro entroterra e del mare per come lo si vive ad aprile. Nel tempo del soggiorno, almeno un giorno di sole lo trovano.”

Ricci considera comunque che, nonostante le incertezze del clima, sia positivo aprire le proprie strutture dichiarando che: “è molto utile ai fini organizzativi. Ti permette di testare i nuovi collaboratori. In questo senso, Pasqua è un banco di prova per la stagione estiva”.

Avviandoci alla concluse, il presidente del consorzio chiosa: “è l’epoca della Permacrisi, un susseguirsi di situazioni difficili con le quali fare i conti continuamente. In questa condizione di contesto dobbiamo adattarci e continuare a migliorare ugualmente (dobbiamo essere antifragili per dirla con Taleb). Questo è lo spirito imprenditoriale del nostro tempo. ”

Fotografato lo stato attuale, in modo anche trasversale e non solo strettamente legato al turismo, Ricci conclude con l’ ottimismo della ragione : “prospettiva buona per la stagione estiva, i numeri sono in crescita rispetto allo scorso anno, in particolare per coloro che hanno un prodotto internazionale ovvero determinati servizi come parcheggio, camere di standard internazionale, competenze linguistiche per accogliere al meglio questo mercato che è per definizione più alto spendente”.

Il Presidente Adac Federalberghi, Alfonso Maini, altrettanto, rappresenta il quadro generale dove il clima la fa da padrone: “Le prenotazioni dipendono sempre dal clima, come primo punto, e fino a qui non ci ha aiutato. In occasione della Pasqua e dei ponti, come da sondaggio di Federalberghi, l’occupazione delle strutture ricettive si aggira intorno al 70-80% e proviene prevalentemente dal mercato italiano. In ripresa il turismo straniero ed in particolare quello di gruppo, specie per i tedeschi”.

Al tema del clima, poi, si aggiunge la situazione mondiale più complessa e variegata dalla quale dipendono, sicuramente, molti effetti: Maini, prosegue: “tanti altri fattori come lo sono la guerra, l’inflazione, i costi di luce e gas, il caro mutui. Tuttavia, le persone non rinunciano alle vacanze. Diminuisce il tempo di permanenza, ma il turista ricerca una qualità di medio-alto livello. Anche il turista tedesco, ad esempio, è più attento a come spende il proprio denaro e non è più il turista degli anni ’70/’80/’90 dove noi siamo stati i protagonisti. Oggi si vuole di più. Il mare non è più sufficiente”.

In questo senso, il Presidente Adac Federalberghi afferma che: “dobbiamo rendere Cesenatico più forte. Dobbiamo essere competitivi per cui è urgente una riqualificazione della destinazione”.

Come Adac, prosegue Maini, “stiamo portando avanti un lavoro importante con l’amministrazione comunale e siamo in linea con questa sulla necessità di potenziare l’offerta per essere competivi sul mercato nazionale e internazionale che significa potenziare i servizi, fare più eventi – non solo sportivi – , maggiore qualità, puntare sulla gastronomia. Stiamo anche interloquendo con la Regione perché vi è un bisogno concreto di potenziamento di infrastrutture e servizi.”

 

 

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