Il Palio della Cuccagna esclude il quartiere E Mont. Così nella serata di sabato 1 agosto, in occasione della Festa di Garibaldi, tra i dieci rioni cittadini (Villalta, Borella, Cannucceto, Peep-Madonnina, Ponente, Valona, Levante-Villamarina, Boschetto, Sala e Bagnarola) che si sfideranno sul palo cosparso di grasso, E Mont non potrà gareggiare.
Infatti la richiesta avanzata dal quartiere per la partecipazione è stata scartata dai capitani delle altre dieci squadre. E la Giunta – a eccezione dell’assessore Giovannino Fattori – ha fatto propria la decisione dei capitani.
“Dopo alcuni anni di forzata e documentata assenza dal Palio della Cuccagna dei Quartieri – spiega Giorgio Grassi del quartiere E Mont – il rione, vecchio protagonista della famosissima manifestazione cittadina, ha formalmente avanzato richiesta di partecipazione. A un iniziale e perentorio diniego espresso con unanime votazione dei capitani delle squadre, abbiamo ritenuto ragionevole chiedere un rispettoso e motivato riesame dell’istanza da parte della Giunta. Nulla di fatto, se ne riparlerà nel 2016. A nulla sono valse le ordinate, documentate e incisive motivazioni addotte sia al sindaco che ad alcuni capitani circa il ruolo istituzionale e funzionale che E Mont ha, da oltre cento anni, espresso nell’ambito della Cuccagna. Ruolo che è percepibile nell’ambito della dizione ‘Levante’ attualmente attivo in combinazione con Villamarina”.
Una decisione che non è andata giù al quartiere: “Decisione irritante soprattutto per la muscolare azione dei capitani nei confronti dell’intera Giunta comunale – continua Grassi – L’esame della richiesta non ha tenuto in nessuna considerazione il nesso logico della delibera di Giunta 210 del 18 giugno 2012 e del Regolamento della Cuccagna. Infatti i dieci capitani hanno pervicacemente insistito sulla loro convinzione, per quanto irrazionale sotto ogni profilo, che E Mont è da ritenersi, a tutti gli effetti, una nuova entrata e, pertanto, la richiesta di partecipazione è da rigettare”.
“Questa decisione denuncia i margini dell’irragionevolezza accostata alla prevaricazione. I cittadini del sempre ragionevole, riflessivo, attivo, partecipante e guardiano dell’onorabilità e dignità secolare del quartiere E Mont si sono sentiti feriti nell’orgoglio della cosiddetta identità d’origine. Insomma – conclude Grassi – il quartiere ha subito un affronto d’ordine sociale e civile”.