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Il fatto è stato scoperto intorno alle 8,30 di martedì mattina. In quel blocco di villette in via Mesola tutte quelle sirene accese non preannunciavano nulla di buono. Secondo le prime indiscrezioni da verificare una donna sarebbe morta per le esalazioni del fumo originato da fiamme nella notte. Si tratterebbe di una donna sui 30 anni, africana che aveva occupato abusivamente parte dello stabile da diverso tempo.

Il medico legale giunto sul posto ha ritenuto trattarsi di un’intossicazione da monossido di carbonio, gli inquirenti escludono che dietro il fatto ci sia il coinvolgimento di terzi. La causa della tragedia va ricercata in una stufetta a gas e al fatto che tutte le finestre fossero chiuse impedendo il circolo dell’aria. La stufetta ha iniziato a bruciare il materasso consumando tutto l’ossigeno della stanza.

A dare l’allarme una vicina di casa allertata dalla vista del fumo uscire da una finestra. Ma all’arrivo delle sirene non c’era più nulla da fare. Si spegne così, nella più totale solitudine e nel degrado la vita di una 35enne, nigeriana, che esercitava l’antico mestiere. Secondo alcune indiscrezioni la donna aveva condiviso quelle pareti con altri tre uomini di carnagione scura almeno fino all’anno scorso.

 

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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