Le spiagge romagnole contro Bruxelles. Anche in Romagna si invoca la Brexit balneare come i colleghi liguri che hanno issato sulle loro spiagge la bandiera inglese in segno di protesta contro le regole europee, dettate dalla Direttiva Bolkestein.
Così da Ferragosto e fino alla fine della stagione in oltre 400 stabilimenti balneari della costa emiliano romagnola verranno issate le bandiere britanniche per sensibilizzare opinione pubblica e politica sul tema delle concessioni balneari e della incertezze legate alla Direttiva Bolkestein. L’annunciano Fiba e Sib, in rappresentanza dei balneari.
La Corte di Giustizia ha bocciato la proroga al 2020 delle concessioni balneari e ora impone di mettere tutto a gara, aprendo il settore alla concorrenza. I balneari chiedono il riconoscimento della proprietà delle spiagge o almeno mantenere la situazione attuale per altri 30 anni.
Una provocazione contro l’Unione Europea che «non vuole significare che si voglia uscire dall’Europa ma vuole trasmettere il disagio degli operatori balneari e delle loro famiglie nel vedere come il loro futuro sia in mano a tecnocrati che, all’interno di rigidità burocratiche, condizionano le politiche nazionali di gestione di un sistema economico che da sempre rappresenta un fiore all’occhiello del turismo del nostro Paese. Non è questa l’Europa nella quale si vuole continuare a credere».