Il sindaco Matteo Gozzoli
Il sindaco Matteo Gozzoli interviene sulla situazione scuole e sulla vulnerabilità sismica degli edifici riscontrata nella relazione dell’Ing. Massari. (Qui l’articolo)
«Nel piano degli investimenti del 2016, come comunicato a luglio, abbiamo messo a bilancio 30mila euro per la verifica di vulnerabilità sismica con prove di materiali di almeno due plessi scolastici della città. L’obiettivo è di estendere in breve periodo queste verifiche a tutte le scuole in maniera appurata anche sul versante delle verifiche dei materiali. Terminato questo iter presenteremo domanda ai bandi per la messa in sicurezza delle scuole. Riteniamo che la verifica sulle strutture analizzate da Massari, come anche lui afferma, sia incompleta visto che non c’è l’analisi dei materiali. E dal nostro punto di vista è un’indagine di larga massima che può dare solo qualche indicazione ma che non è sufficiente per avere conoscenza della situazione reale».
«Abbiamo sottoposto al servizio tecnico di bacino regionale le verifiche effettuate dall’ing Massari per capire se sono sufficienti per partecipare a bandi a livello regionale pe rla messa in sicurezza delle scuole».
«In data 11 agosto 2016 l’ingegner Mauro Massari – conclude il primo cittadino – ha consegnato gli esiti delle verifiche di vulnerabilità affidate dalla Precedente amministrazione rispettando l’ultima scadenza prevista in base alle proroghe concesse. Come da accordi con l’allora dirigente e la precedente amministrazione le verifiche sono state condotte senza effettuare alcuna prova sui materiali, col solo esame della documentazione fornita e reperita negli archivi di stato e con semplici rilievi geometrici. L’incarico è stato svolto come da richieste avanzate, tuttavia sarebbe utile ed auspicabile a detta dello stesso tecnico effettuare indagini più approfondite ripetendo le verifiche con una conoscenza di maggior dettaglio dei materiali e delle modalità costruttive».
Ricordiamo che per le verifiche su 14 scuole di Cesenatico a cui si aggiunge la palestra di Sala, che hanno portato alla redazione di 24 casi di studio, la giunta precedente ha previsto un compenso di 21.675 euro (iva al 22% esclusa).
