Al lavoro anche i sommozzatori nella cava di Bagnarola, dove gli inquirenti sono alla ricerca di nuovi riscontri sulla scomparsa di Manuela Teverini avvenuta nell’aprile del 2000.
Gli uomini della Squadra Mobile di Forlì sono tornati a Bagnarola, dopo il sopralluogo effettuato a inizio agosto. Al lavoro anche la polizia scientifica di Roma con il georadar e gli uomini specializzati nell’impiego dei cani molecolari provenienti da Milano.
Le forze dell’ordine, dopo avere ricostruito l’area all’epoca dei fatti, stanno lavorando sia a terra sia nel vicino laghetto per trovare tracce umane. In particolare si stanno concentrando sull’area nella quale ai tempi della scomparsa di Manuela Teverini, il marito Costante Alessandri smaltiva i rifiuti dello sfalcio dell’erba. Nella pomeriggio di lunedì 11 settembre proprio il marito, indagato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere dopo essere stato assolto dalle stesse imputazioni nel 2002, ha assistito alle operazioni.